Infantilismi

Post N° 440


Che poi stare ad aspettare - qui - che tu venga a prendermi - e mi porti via,- non è privo di complicazioni.Le attese non sono mai semplici. Non sono mai silenziose. C'è un brusio di sottofondo, che non dà tregua.E allora mi alzo e inizio a lavare i bicchieri e le forchette. Già finito. Due minuti e trentotto secondi.Andrò a pettinarmi.Macchè. Nemmeno la mattina mi pettino, non ne ho mica bisogno, bastano le mani, per i miei capelli corti.Vestita son vestita e ci ho messo anche poco.Ma poi dove mi dovrai portare  (via). Ti prendo e ti porto via.Ma dove?Ok, sigaretta e birra. Se ci vuole, ci vuole e chi se ne frega se mi sono lavata ora i denti. Certo che questo dentifricio è fantastico.Esplode qualcosa. Lontano. Nell'anima. Fumo e non penso più.Ma dov'è che mi devi portare?         Ci sono a volte cose che mi spaventano, poi dopo passa.