Infantilismi

Post N° 443


Mi hai chiamato dalle pareti arancioniio ero rimasta incastrata in un suono ( nel vai e vieni di una voce un po' roca)- mi hai passato la lametta -ed io ero in attesa del numero di telefonodi un infermiere somalo che cercavo da un paio d'ore-le carezze ancora si grattavano infondo ad un minuto già passato da altri dieci -ed a saperla vivere la vita, si può anche cantare- le prime parole che vengono in testa, come da bambina su un'agenda di una banca armata -"perchè il deserto non mi spaventa, e neancheil fuoco quando tu taci, e come donna brucioche altro fare se non bruciaree divagare"