Infantilismi

Post N° 483


NICOTINA     0,7 mg  Lei aveva un bracciale molto bello, di cuoio, intagliato ai bordi da triangoli equilateri profondi, legato con un laccetto che passava nei sei fori fatti con una fustella 5mm.Giocava con le dita e il laccio: allaccio slaccio allaccio.Il tutto risultava di un sovrappensiero semplice ma ossessivo.Girando lo sguardo verso le scale dell’albergo, lasciava cadere il braccio sul fianco della sedia di plastica bianca e insabbiata.Si sistemava il bikini rosso - che a lui piaceva tanto - e riposava gli occhi sul giornale. I francesi mandavano solo 200 uomini in Libano. In compenso l’Indonesia ne avrebbe mandati volentieri mille se non fosse che con Israele non intercorrevano relazioni diplomatiche e allora bla bla bla come fare. Lei aveva un anello di cocco all’anulare delle fedi.Lui un figlio in arrivo e l’amore biennale per una pelle bruna su cui cascavano laccetti rossi e sul cui braccio era posto, ad ornamento di un corpo lascivo, un braccialetto in cuoio.Si era convinto che l’amore dei fedeli non esisteva e con regolarità sistematica tradiva l’arcigna ma instancabile bionda sua consorte.  L’amore dei fedeli non esiste.Anime eternamente in pena.Più lei o più lui. Nessuno si offre volontario per la misurazione e il gareggiare fra i due non fu fonte né di duello né di invidia .Fu collante, adesivo, calamita, eco. Passo indietro. Ops, scusa ti ho pestato? Ne sono rammaricata, credimi.Fatti baciare.Non credo.Fatti mordere.Muoviti a farlo.Tu non mi ami.E chi me lo fa fare.Levati le mutande se le porti.Spremimi il cuore e aggiungici un po’ di  absolut , mi piace quando frizza.