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E' un campanello di ottone. Lo premi e non suona. Luce. Vivere di fronte al mare ti sporca di salsedine. Ma tu ti lavi la faccia e vai avanti. Non diverrai uno scoglio, sei già un riccio di mare - anche se non li ho mai assaggiati e non saprei dire il sapore, ma la forma, le tue spine sferiche che in realtà son ventose ai luoghi, ai visi, al mare/terra che si infrange e non ritorna, mai uguale. Tocchi sempre le persone. E' una necessità che è divenuta abitudine. Ti avvicini al viso delle persone e pianti occhi da vecchia nei meandri della coscienza. Hai una foto di quando eri giovane. Ti assomiglio, ma la genetica non c'entra niente. - Hai bisogno di qualcosa?
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