Infantilismi

Post N° 488

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Grimilde era una strega buffa in calze a rete.
Grazia era una bambina stupida ma carina.
Giorgia una rompiballe ma dal cuore d'oro.
Serena era la notte della biosfera.
Anna era romantica e aveva rose nei capelli.
Stefania era un manico di scopa e un cencio intriso di candeggina.
Giovanna era una barca arenata in un torrente.
Simona era il pane della latteria di via scola.
Claudia era una fragola rossa senza panna.
Verdania era una città piena di studenti sfaticati.

Sara era la luce del mattino attraverso una zanzariera.
Andrea era cioccolaata in un orfanotrofio.
Amalia era una puntura nel basso ventre.
Erica era sporca,  puzzava di liquirizia.
Sandy era il camper di una barbie di seconda mano.
Gabriella era un libro con i capelli lunghi fino al sedere.
Gisella era una zoppa in cerca di una sedia.
Stefania era la piazza senza giochi della mia infanzia.
Ursula era la pelle incartapecorita di una statua affogata.
Amina era una città piena di mercanti con la fame.

Maria era la gloria nonchè uno spaghetto.
Mirella era innamorata di mio zio, poi l'alzheimer...
Federica era una panchina in mezzo al parco.
Vincenza era il rivolo d'acqua che finiva in un tombino.
Morena era una stella incisa su una grondaia.
Laura era una casa in montagna, una sdraio, due cani.
Cristina era una borsa gialla con i preservativi usati dentro.
Fiamma era una fiamma, rossa, poi il deserto.
Elisa era una candela con sentore di vaniglia.
Silvia era una città piena di ubriachi astemi.

Livia era un cancello appena dipinto di marrone.
Manuela era una scarpa nera su un tubino panna.
Sonia era una camera da letto con i cuscini e i peluche in polvere.
Viviana era la polvere sconfitta da una spugna.
Giusi era un sorriso di un metro e trentatre.
Daiana era l'ospizio di via fabbroni trecentotre.
Salvatrice era i suoi figli, ma loro non erano lei.
Caterina era uno specchio che faceva dimagrire.
Enrica era il livello del mare, macchiata di maree.
Veronica era una città piena di trapezzisti zoppi.

Lorena era una città.
Michela un'altra città.
e io che son periferia, ho difficoltà a dire cosa esattamente sia.

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                                                        J. Mundie - Ritratto di Annie Jones (1999)