Street Fooder

La Rocca dei Ma Che Stiamo Scherzando?


LA ROCCA DEI MARCHESIVia S. Moretti 86, Sabbio Chiese (BS) Agriturismo: parola magica in grado di guarire tutti i mali della cucina moderna, luogo in cui si trovano prodotti genuini e salutari.Bene, la Rocca dei Marchesi NON è nulla di tutto ciò.Lo pseudo-agriturismo situato in prossimità del fiume Chiese è raggiungibile tramite una viuzza stretta nel centro di Sabbio Chiese, in un atmosfera idilliaca, presto spazzata via non appena si varca la soglia di questa specie di taverna. Aperta la porta ci si trova in una stanza con un bancone da bar, qualche tavolo e una televisione appesa alla parete, nessuna porta segreta, il locale è quella stanza, in pratica una sorta di bar.Dallo sguardo spaesato della cameriara si capisce subito che i clienti a mezzogiorno non sono attesi, infatti dopo un primo momento di smarrimento, veniamo fatti accomodare ad un tavolo e proprio in quel momento una delle presunte clienti si trasorma in cuoca del locale.La cameriera dopo aver portato a ciascuno la tovaglietta con coltello, forchetta e tovagliolo, prende l'ordine adagiandosi sul tavolo come se dovesse scrivere un romanzo; partiamo con un piatto di salumi misti, non tanto buoni, accompagnati da un cestino di pane rigorosamente contato, infatti appena finito, essendo l'unica cosa commestibile in quel momento, la cameriera ci ha fatto notare che ne stavamo mangiando troppo di pane.... Che gentile, attenta alla linea dei suoi clienti.Per quanto riguarda il bere, tre bottigliette d'acqua da 0,5 l e una bottiglia di vino rosso della casa, già aperta, con premuroso avviso del titolare di non preoccuparsi se fosse avanzato un goccio e vedendo la clientela si capisce al volo che li non si spreca niente.Pur essendo in quattro al tavolo viene preso un solo primo, optando per l'unico prodotto nostrano tra la risicata scelta, ovvero i casoncelli, abbondanti, ben cotti e conditi con burro fuso e salvia, l'unica cosa degna di nota del pranzo.Di secondo uno opta per la cotoletta impanata, gli altri tre per la tagliata di carne, accompagnati dall'unico contorno disponibile, la verza tagliata fine.La cotoletta, che non ho assaggiato, quantitativamente sembrava sufficiente, invece la tagliata per tre persone, non era altro che un normalissimo piatto piano con adagiate sei fette di numero tagliate con l'affettatrice, tagliata nel vero senso della parola.Terminato il parco banchetto, chiedo il conto: 65 euro. Sembrandomi eccessivo rivolgo alla cameriera un'altra richiesta: la ricevuta. La parola la destabilizza talmente tanto che è costretta a correre dal titolare, così i due tra calcolatrici, fogli di brutta, teoremi di Pitagora, ed equazioni giungono alla soluzione, scrivere sulla ricevuta 65 euro senza specificare il costo delle singole portate.Concludo questa recensione con una considerazione, non sarebbe stato più facile per il gestore dichiarare ai cinque poveri malcapitati, che in quel locale si cucina solo su prenotazione (penso) ed invitarli a tornare in seguito per assaporare le specialità dell'agriturismo, invece di arrabattare qualche piatto alla bell'e meglio, perdendo futuri clienti e creandosi pubblicità negativa?