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Facebook


Anno vecchio, arrivano già le soluzioni per l' anno prossimo, senza domandare ai diretti consumatori che ne pensano.Cioé, di che sto parlando? Il portale di facebook già da quest' oggi comincia a diffondere la notizia che dall' anno nuovo cambieranno - o meglio, son già pronte per essere cambiate, e chissà che invece siano misure già attive - le condizioni di utilizzo del portale e le normative sulla privacy.In questo comunicato si accenna che verranno utilizzati l' interscambio dei coockie dal computer dell' utente a quelli di facebook; leggendola son rimasto perplesso e la prima cosa a cui ho pensato è questa: dall' anno prossimo facebook si prende l' autorizzazione senza consenso di prelevare dati dal vostro computer riguardanti le pagine internet che visitate senza chiedere anticipatamente la vostra autorizzazione, o meglio scaricandosi i vostri coockie dal browser del vostro pc.Una scelta (sperando sia poi effettivamente efficace a riguardo) sotto sotto c' è, e leggendo l' ultimo trafiletto in fondo a questa pagina c' è indicato su come potete decidere voi stessi sulle aziende partner (di fb, n.d.) a cui lascerete il consenso e libero accesso alla raccolta ed utilizzo delle vostre informazioni. Comincio col riportarvi parte del testo (senza farvi andare a leggere in fondo a quella pagina dal pessimo colore, bianco e blu)Se non desideri che Facebook o altre aziende raccolgano o usino le informazioni basate sulle tue attività su siti Web, dispositivi o applicazioni esterni a Facebook al fine di mostrarti le inserzioni, puoi disattivare l'opzione per tutte le aziende partecipanti mediante laDigital Advertising Alliance negli Stati Uniti, la Digital Advertising Alliance of Canada in Canada o la European Digital Advertising Alliancein Europa. Puoi anche disattivarla usando le impostazioni del tuo dispositivo mobile.Beh dai, sin da subito sono espliciti e sinceri dicendo chiaramente che essendone i proprietari si prendono il diritto (senza chiederne il consenso) che accederanno alla raccolta sistematica e statistica di informazioni a nostro riguardo per utilizzarle a fini commerciali.Ora mi domando: ma siamo davvero sicuri che al giorno d' oggi ci sia qualcuno davvero "anonimo" a questo mondo? Secondo me la risposta è no, perché in un modo o nell' altro viene lasciata una traccia se non da noi personalmente da terze persone che magari usano il pc a lavoro ed inseriscono i nostri dati tra programmi e documenti.E come abbiamo visto con Wikileaks il mondo digitale non conosce limiti.Fortuna e per sfortuna. Chissà... io spero solo che non mi arrivi a casa qualcosa da pagare o comunicazioni varie da parte di sconosciuti senza che abbia effettuato l' acquisto o dato il consenso di mia spontanea volontà. Anche se devo dire che nonostante le dovute accortezze sul web e l' offuscamento dei miei dati personali dalle raccolte pubbliche (rubriche, elenchi targhe, ed altro) sembra proprio non ci sia verso di farsi i fatti propri senza che qualcuno venga a ficcarci il naso contrariamente magari al nostro consenso.E' lo stesso identico discorso - questo per l' Italia - delle tessere sanitarie e di conseguenza dei codici fiscali. La società che crea quel genere di documenti (tra l' altro facilmente falsificabili) nella sua normativa e prassi di lavoro per poter stampare tali dati ha bisogno il consenso esplicito del detentore di essi. Il tesserino sanitario io non l' ho mai voluto sinceramente, mi è arrivato a casa un giorno senza che domandassi nulla. E i miei dati, chi glieli ha dati? Lo stato italiano... ah grazie! Ahahahahah come sono ironici il mondo e la ragione, vero?Ma per favore, lasciateci la nostra privacy una volta per tutte senza schiavizzare nessuno, anche coi dati! Grazie