Da una settimana circa è partito un altro tentativo di democrazia dal basso, gli OGM."Gli Ogm in Italia non li vuole nessuno, ormai dovrebbe essere chiaro,
ma invece non lo è: per questo vogliamo nuovamente chiedere ai
cittadini cosa ne pensano". Vincenzo Tassinari, presidente di Coop
Italia, sintetizza così l'adesione della maggiore catena italiana di
grande distribuzione alimentare a "Liberi da Ogm", la mobilitazione
coordinata dalla Fondazione diritti genetici di Mario Capanna e
sostenuta da una coalizione di associazioni senza precedenti che va
dagli ambientalisti ai consumatori, dalla Coldiretti alle Acli, dalle
Coop alle associazioni della piccola e media impresa, dai Verdi ai
donatori di sangue dell'Avis. In questi gironi, diverse oltre a queste associazioini cercano di raccogliere tre milioni di adesioni, campagna ben oltre ai suoi limiti, quasi come un referendum con domanda da posta ai cittadini, anche se un vero voto non ci sarà."Vuoi che l'agroalimentare, il cibo e la sua genuinità siano il cuore
dello sviluppo, fatto di persone e territori, salute e qualità,
sostenibile e innovativo, fondato sulla biodiversità, libero da Ogm?"Questo il questito che troverete al sito
www.liberidaogm.it, posto dagli organizzatori al fine di portare uno sviluppo agroalimentare basato su tipicità e qualità, evitando incertezze su rischi ambientali legati alla contaminazione delle culture tradizionali.