Notizia alquanto insolita,indirettamente "scomoda" a quasi tutti i governi, in particolare quello italiano.
La Sardegna ha donato ben 1000 pecore alla regione recentemente colpita dal terremoto, gesto nobilissimo per umili pastori che in questo momento di ripresa sottolineato dal governo italiano e stranamente non sentito da nessun cittadino (a mio parere) hanno saputo andare in contro con quel poco che hanno ad un paese che il nostro caro stato ha sostenuto con aiuti finanziari di varia natura, dalle donazioni di Obama, alle donazioni tramite collette con telegiornali varie istituite da tim, vodafone e wind, e probabilmente anche con fondi europei un po' sparsi qua e là per i vari progettisti ed ingenieri che si sono accaparrati come al solito una bella fetta di torta. Un bello schiaffo in faccia rivolto allo stato, all' economia globale, dettato dalla mano di chi probabilmente di politica ne capisce probabilmente quanto me. Questa è una notizia sulle quali si dovrebbero creare discussioni accese e condizionali da portare all' interno delle camere non come onoreficenza ai cittadini, bensì come organizzazione interna del paese e di tutta la struttura burocratica, a partire dal sistema bancario nazionale che non è in grado a contenere disastri naturali pur avendo nella propria nazione uno delle quindici regioni del mondo più all' avanguardia (di cui proprio in questi giorni si sono riunite fra loro). Mi piacerebbe proprio vedere il premier attuale che vada non a stringere la mano a questa nobile gente, ma che doni soldi che ricava dalla sua villetta in Sardegna prima che magari si separi o divorzi dalla moglie a qualcosa di veramente costruttivo ed umanitario, 2,5 milioni di euro in beneficenza alla popolazione di modo che i cittadini si possano ricomprare quello che è loro non lavorando ancora, ma riprendendosi i propri soldi. Altro che agievolazioni per ristrutturare la casa o rimborsi del 55% se si installano pannelli solari... che alla fine si torna semre al solito discorso con questo, si fanno girare soldi per avere ancora altri soldi, e non se ne viene a capo più di risanare le finanze dello stato in questo modo...Marco