Lavanda & Cannella

Fin da piccola...


...ho sempre avuto un'enorme passione per le case. amavo girare in macchina tenendo lo sguardo fisso oltre il finestrino ad ammirare questi continui conglomerati di abitazioni, dividendole in UAU, passabili, brutte e "ma come si fa a starci in un posto così?". Mi son sempre piaciute le case chiare, bianche, oppure quelle con colori strani, lilla, azzurre,bluette... invece non mi sono mai piaciute le case verdi pisello, quelle mi son sempre sembrate vecchie. Mi son sempre piaciute le case con una simmetria particolare,quelle con qualche inserto di pietra a vista sulla facciata, con un soffitto abitabile, e magari una finestrata in soggiorno di quelle a tutta parete.Non mi son mai piaciute le case con le finestre che danno direttamente sulla strada, o con l'ingresso a livello 0,senza nemmeno un gradino...Ho sempre guardato con le bave alla bocca le case di montagna, con quei meravigliosi tetti e terrazzi in legno...Prendevo i giornali gratuiti di annunci immobiliari solo per passare ore intere a vedere le planimetrie, le foto degli esterni e ho passato tanti pomeriggi a disegnare piantine della mia casa, di come l'avrei voluta.Gioco ancora ogni tanto ai the Sims solo per il gusto che provo nel costruire e arredare case come piacciono a me....Ora,son un po' cresciuta, e ormai si comincia a parlare di casa, in modo più concreto.E' vero, sono fortunata rispetto ad altri, un posto ci sarebbe già. E forse io pretendo troppo,a desiderare qualcosa che mi piaccia...Ma sinceramente, non è nei miei desideri costruirmi una famiglia in un seminterrato di 60 metri quadri,forse meno, o in alternativa in un appartamento circondato da vicini che passano il tempo a fare dispetti al prossimo.NON E' QUELLO CHE VOGLIO.E' essere troppo esigenti aspettarsi e sperare di stare in un posto che piace? è pretendere troppo volerlo?? Senza contare i tremendi sensi di colpa per l'essere comunque totalmente inutile a livello economico e quindi totalmente priva di ogni diritto di avere pretese,alla fine.Però,si tratta sempre di me. E ogni volta però, ricado sempre a dovermi accontentare di quello che alla fine decidono gli altri.