Già, è da un po' che non passo di qua...giri fugaci, brevi apparizioni...Tanti cambiamenti, ci sono stati. Ma... alla fine non è cambiato niente.Tranne il terribile peso allo stomaco dovuto dal pensiero dell'università,che ormai,per fortuna e finalmente, non è più un pensiero mio.Ho spedito la domanda di ritiro e rinuncia agli studi.Ho fatto capire le mie ragioni, sono stata capita da qualcuno, da qualcun altro no, ma le tremende tragedie greche che mi aspettavo non hanno avuto luogo.Invio ogni giorno qualche curriculum.Intanto passo un po' di tempo in edicola, cerco di fare il possibile per portare avanti il mio obiettivo,ma il fatto che di soldi manco l'ombra non è che sia molto positivo.Io continuo a cercare,prima o poi qualcuno vorrà pure me. o no?Qualche incomprensione per la casa.Non capisco se c'è collaborazione o meno, e intanto per non farmi del male ho smesso di giocare col programmino dell'Ikea per progettare le stanze.Istinto materno a livello record. Complici i bambini che passano in edicola, un paio di loro poi, cucciole di 10 mesi che tirano le braccine per farsi prendere in braccio da me, e che quando sono stanche mi appoggiano la testolina sulle spalle, e quando mi vedono iniziano a ridere e a fare gridolini di gioia; la parte più tenera di me, che ormai da un po' di anni tengo a bada con un po' di sana cattiveria e sottile sarcarsmo, è diventata di burro fuso e,davvero, sono pronta ad avere un bebè tutto nostro.Però sono sempre stata abituata a fare solo le cose che le circostanze permettevano di fare. Quindi, anche se la tentazione è tanta, e tutti mi dicono che l'età ormai c'è, e che è l'amore che basta per far nascere un bambino, mi costringo a ricordarmi sempre che purtroppo non è l'amore,nè tantomeno sono gli altri, a pagare poi pannolini e pappette,e ancor prima un tetto sotto cui mettere il cucciolo.Tsk, soldi. I soliti guastafeste.
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Già, è da un po' che non passo di qua...giri fugaci, brevi apparizioni...Tanti cambiamenti, ci sono stati. Ma... alla fine non è cambiato niente.Tranne il terribile peso allo stomaco dovuto dal pensiero dell'università,che ormai,per fortuna e finalmente, non è più un pensiero mio.Ho spedito la domanda di ritiro e rinuncia agli studi.Ho fatto capire le mie ragioni, sono stata capita da qualcuno, da qualcun altro no, ma le tremende tragedie greche che mi aspettavo non hanno avuto luogo.Invio ogni giorno qualche curriculum.Intanto passo un po' di tempo in edicola, cerco di fare il possibile per portare avanti il mio obiettivo,ma il fatto che di soldi manco l'ombra non è che sia molto positivo.Io continuo a cercare,prima o poi qualcuno vorrà pure me. o no?Qualche incomprensione per la casa.Non capisco se c'è collaborazione o meno, e intanto per non farmi del male ho smesso di giocare col programmino dell'Ikea per progettare le stanze.Istinto materno a livello record. Complici i bambini che passano in edicola, un paio di loro poi, cucciole di 10 mesi che tirano le braccine per farsi prendere in braccio da me, e che quando sono stanche mi appoggiano la testolina sulle spalle, e quando mi vedono iniziano a ridere e a fare gridolini di gioia; la parte più tenera di me, che ormai da un po' di anni tengo a bada con un po' di sana cattiveria e sottile sarcarsmo, è diventata di burro fuso e,davvero, sono pronta ad avere un bebè tutto nostro.Però sono sempre stata abituata a fare solo le cose che le circostanze permettevano di fare. Quindi, anche se la tentazione è tanta, e tutti mi dicono che l'età ormai c'è, e che è l'amore che basta per far nascere un bambino, mi costringo a ricordarmi sempre che purtroppo non è l'amore,nè tantomeno sono gli altri, a pagare poi pannolini e pappette,e ancor prima un tetto sotto cui mettere il cucciolo.Tsk, soldi. I soliti guastafeste.