Creato da aceia il 22/04/2012

vado_e_torno

acrobazie, voli e piccoli svenimenti di un cuore

 

rosso dentro

Post n°140 pubblicato il 30 Giugno 2014 da aceia

 

le chiamano "carnali"

quelle persone 

che emotivamente ti danno tutto

anima, cuore, cervello.

quelle che una volta entrate nella nostra vita

ci sconvolgono il tutto.

quelle che le senti oltre la pelle

fin dentro le ossa.

quelle che della passionalità

ne fanno una ragione di vita.

quelle che se te ne innamori..

beh, bisogna prima trovarne!

solo poi mi capirai.

 

F. Pessoa

 

 

 
 
 

io non sono capace

Post n°139 pubblicato il 28 Giugno 2014 da aceia

 

è che io questo giorno nuovo, ora come ora, non so proprio come iniziarlo. travolta come sono dalla voglia di esser presa e lasciata arresa e docile.. e quella di disfare ogni cosa, travolgerla e stravolgerla per adattarla ad un nuovo che voglio ma tarda ad arrivare. non capisco e non mi capisco e.. e niente. il caos dentro. e fuori nessuno a recepirlo.
mi sta urlando il cuore come fa il mare quando è incazzato.
mi stanno urlando la pelle, la fica, la bocca, l'anima tutta!
invano. 

 
 
 

linee curve

Post n°138 pubblicato il 25 Giugno 2014 da aceia


le cadeva addosso

una malinconia dolce

come una carezza lieve

che le stringeva il cuore, a volte,

un desiderio vago di cose ignote.

 

(Mastro Don Gesualdo - G.Verga)

 
 
 

violacciocche, onde e destino

Post n°137 pubblicato il 23 Giugno 2014 da aceia

 

non mi va di stare a trovare le parole giuste per dire.. giuste poi per chi? io lo so quello che ho in testa. giuste per chi? per l'aria intorno, per il vento, per il vuoto che c'è? beh, comunque non mi va di stare a cercare le parole giuste per dire che, barchetta alla deriva in balia del moto ondoso, mi ci vorrebbe un amen per trovare un approdo. lo vorrei davvero. sarebbe un abbraccio, sesso caldo, un bacio, un sorriso, uno sguardo.. che ne so? sarebbe risposte, forse. un approdo. e smetterei di dare colori al niente.

 
 
 

sto aspettando che tu mi dica CIAO

Post n°136 pubblicato il 17 Giugno 2014 da aceia

 

 

quindi ho dedotto che la casualità non esiste. che l'interesse non nasce per caso. che gli attori non recitano senza un copione. che le bottiglie le affidiamo alle onde ma con il gps.

(ma) nonostante la corretta deduzione e il conseguente attimo di sgomento, mi manca l'idea dell'attenzione e delle parole a sorpresa che avrei trovato.

pensa te che storia! sto così sola che anche la beffa mi avrebbe tenuto compagnia. 

 

 
 
 

some1 likes it hot

Post n°135 pubblicato il 14 Giugno 2014 da aceia

 


l'estate mi piace perchè il giallo è giallo
da mangiare, il rosso è rosso e brucia l'anima,
il blu ha un peso e una velocità, tanto
da bucare lo sguardo.

l'estate mi piace perchè vien voglia di sesso
e di gelato. perchè le notti son da godere e il
sudore sulla pelle sembra cantare una canzone
d'amore.

nei giorni di vento ed elettricità come oggi,
la mia passione è salire in bicicletta sulle nuvole.
e poi di corsa, lasciando i pedali, schizzare giù
giù giù a tutta birra.. e via! 

 
 
 

boh también

Post n°134 pubblicato il 10 Giugno 2014 da aceia

 

 

non ho in testa niente e nessuno. nel cuore quel che c'è rimasto non lo so. sabbia, credo. con la sabbia ci si fanno i castelli. o ci si perdono gli anelli. io ci ho affondato dentro i piedi e ho iniziato a camminare. niente altro.

poi non lo so che succede. forse più niente.

 
 
 

amour monet

Post n°133 pubblicato il 03 Giugno 2014 da aceia


.. perchè da tempo non provo più amore

e di essere capace vorrei ritornare.

così dicendo sul ponte arrivarono.

lui la sfiorò lei si scostò

lei resistette lui la baciò

lei si negò poi si avvinghiò.

o dolce lotta o eroica prova

su un piccolo ponte, scomoda alcova..

 

(s.benni)

 

 
 
 

nessun dorma

Post n°132 pubblicato il 03 Giugno 2014 da aceia


questa notte vorrei fosse lunghissima. vorrei avesse un solo colore. vorrei non prendesse sonno. 
ti ho cercato e non ti ho trovato. esattamente come hai fatto tu. solo che io non me ne vado e resto qui, sveglia nel buio.
ho il battito del cuore che rifiuta di canonizzarsi. mi manca il sogno che stanotte non sei riuscito a passarmi. resto qui. resto qui e non dormo. resto qui e ti aspetto.



 
 
 

dimmi che ci sei..

Post n°131 pubblicato il 24 Maggio 2014 da aceia

 

 

riempirò il giorno di questo azzurro intenso
che mi ha svegliata spettinata e stordita.

riempirò il giorno di punti interrogativi su di te. compiacendomene.

non è del cuore, in questo momento, il sussulto. direi piuttosto che è della mente. e passa -per caso?- dal ventre prima di scivolare giù, lungo le cosce.

 
 
 

accussì

Post n°130 pubblicato il 20 Maggio 2014 da aceia

 

 

ti ho chiamato per nostalgia. ti ho chiamato perchè per un attimo ho ceduto al sogno di mancarti. almeno un pochino, in un angolo remoto e silenzioso del tuo cuore, mancarti. così, niente. tu mi avessi detto mi sei mancata..!
così, niente.
è andata davvero. finita, lontana la nostra storia. forse non la ricordi neppure più, la nostra storia. farei meglio a dimenticarla anch'io. lo farò. ho sempre avuto tempi diversi da quelli di chiunque. ho sempre avuto moti diversi da quelli di chiunque.. ma lo farò anch'io e la dimenticherò. così rimarrà lo zucchero sparso sul tavolo, come quando si rompe il sacchetto. 

 

 
 
 

pit stop

Post n°129 pubblicato il 17 Maggio 2014 da aceia


credo che sarà domani che mi accorgerò di dove sono e come ci sono arrivata. oggi mi accontento del solo esser qui ferma a respirare. e sentire il vento in faccia.
oggi mi bastano le sue carezze di passaggio e il fatto che non chiede. il vento non chiede mai.

 
 
 

azzardo il volo

Post n°128 pubblicato il 29 Aprile 2014 da aceia

 

l'alcol non è bastato ad annientarmi. non ci so fare neanche con quello. così sto quì dritta e rigida nei miei pensieri come un soldatino. dritta e rigida sull'attenti ad ogni sussulto del cuore. uno stillicidio.

per salvarmi divago.

mi sono sempre chiesta da dove mi arriva questo istinto a buttarmi nel vuoto. non ho mai capito se è una forma mai sanata di fanciullesca follia oppure si tratti di spudorato coraggio. tutta una questione di saper bilanciare rischi e risorse. e se fosse mera stupidità?

mentre ci penso, mi butto.

 
 
 

fa niente. vedi? fa niente.

Post n°127 pubblicato il 19 Aprile 2014 da aceia

 

 

non sogno più e allora non riesco a scrivere.
non sono più capace di inventarti.
mi sembra di averlo fatto per tanto di quel tempo!
con quei piccoli passi che facevi verso di me ogni tanto,
io costruivo intere autostrade. e le percorrevo
a tutta velocità col vento nei capelli.
te ne sei mai accorto?
comunque ora non sono più capace.
e un pò i miei sogni rossi e liquidi mi mancano.
mi manca sentirmi bruciare dentro. liquefarmi.
mi manca sentirmi aprire piano la bocca
in quel respiro che nasce dal basso ventre e sale.
ma fa niente.

 

 
 
 

un sorriso all'improvviso

Post n°126 pubblicato il 12 Aprile 2014 da aceia

 

 

 


quando un giorno nasce male che fai? io mi concentro sui papaveri. vanno bene anche le margherite, le ragnatele agli angoli delle travi in cantina, le rose che tardano a sbocciare in terrazzo, i soffioni e le nuvole. certe volte capita che possa concentrarmi su un sorriso nato per caso. quelle volte lì mi sento fortunata. e al giorno che è nato male non penso più.

 

 
 
 

jet lag

Post n°125 pubblicato il 04 Aprile 2014 da aceia

 

il non essere allineata con il resto dei pianeti è temporaneo
ma recidivo.
alla fine mi chiedo se sono sbagliata
o semplicemente sbaglio.
che sbagliare si sa sbagliano un pò tutti prima o poi
e allora mi rassicuro.
se invece fossi sbagliata io me medesima?
ci bevo sopra, che altro?
sarebbe tardi per cambiare.
poi forse non lo vorrei neppure.

 
 
 

amen

Post n°124 pubblicato il 02 Aprile 2014 da aceia

 

 

sì, lo so. ci vuole tempo nelle cose.
ci vuole tempo perchè la vita sveli le sue trame,
perchè i destini scoprano le proprie carte, perchè
si possa leggere una traccia del senso finito di un
tutto che ora, nel suo vapore informe, mi fa solo
incazzare. ma anche no. forse mi manda solo per
un attimo alla malora la fiducia. insomma niente.

io di pazienza e di voglia di aspettare non ne ho.
tu sì? sento l'inquietudine dell'anima e non so
leggerla. tutto lì. tu sembri bravo invece.
tu sembri aver capito il segreto per non fare a cazzotti
con il tempo. mi insegni?
la verità? io sto qui sola a parlare a me stessa
come se tu potessi sentirmi e allora abbracciarmi
e scacciare l'irrequietezza e sciogliermi il sangue
e i pensieri aggrovigliati. e tu non ci sei.
ecco qual'è la verità. tu non ci sei. 

 
 
 

mosca cieca

Post n°123 pubblicato il 31 Marzo 2014 da aceia


ma sinceramente, se non fosse tutto così dannatamente complicato, ci piacerebbe lo stesso?

 
 
 

echi pirandelliani

Post n°122 pubblicato il 27 Marzo 2014 da aceia

 

pensandoci, mi chiedo: di quante galline
ha bisogno un gallo nel suo pollaio?

una?

nessuna?

centomila?

 
 
 

prova a fermarmi mentre volo se ci riesci

Post n°121 pubblicato il 26 Marzo 2014 da aceia


è in azienda da qualche mese come consulente. lo incontro nei corridoi e ogni volta mi sorride. labbra belle dal disegno perfetto. fan venir voglia di provarle. mi guarda se lo guardo. oppure sembra indifferente. viene da lontano. ce l'ha negli occhi quel suo posto lontano. dove forse ha una vita diversa da questa. con chissà chi. mi piace. sono passata in centro sotto l'appartamento dove lo hanno alloggiato. sono passata sapendo di incontrarlo. l'ho letto sorpreso. la prima volta, sopreso. ma ha subito sorriso. e poi un caffè? stasera no. magari un'altra volta. e il giorno dopo ci sono ritornata. perchè non mi è bastato più il suo sguardo veloce nei corridoi. non mi sono bastate più le conversazioni contabili e gli schemi di produttività dell'ufficio. 

la porta. lui. le scale. lui. l'appartamento semplice e fresco che odora di dopobarba. lui. il caffè. penso per un attimo che sto rischiando qualcosa ma non afferro. non voglio, forse. nego la consapevolezza a favore della spinta bella che mi da una piccola follia. 

parliamo. io capisco solo la luce della camicia sulla sua pelle. e le sue labbra che si muovono. poi si avvicina e mi bacia. mi schiaccia alla porta col suo corpo, con le cosce spinge contro le mie. mi seduce la bocca con la lingua. ci sa fare. scivolo piano lungo il suo corpo. cerco la fonte del suo calore. la prendo tra le labbra e la stringo un pò di più a me. il suo calore diventa il mio.

poi faccio quel sesso bello e liquido che volevo.
perchè mi legge dentro. e perchè forse da qualche parte nei suoi pensieri mi conosceva da un pezzo. forse lui lo sapeva prima di me.
poi mi fa quel sesso caldo e liquido che volevo. 

bussa il tempo al civico 27. salgo in auto. dalla finestra il cenno della sua mano e il sorriso dei suoi occhi. ho il ventre e le gambe molli. ho le labbra bruciate e la febbre sulla pelle. domani? ancora.


 

 
 
 

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