Angolo Cattivo

Rosso sul bianco


Oltre le pareti immaginerai il rossore silenzioso del fuoco per nascondere un bianco supposto, attorno, continuo ed invisibile, fitto.Dentro le pareti, parole da leggere accenderanno vivide fiaccole, i tuoi occhi le faranno danzare sino a che le pareti aspireranno le sempre più esili code di fumo.Prima delle pareti, le lanterne tiepide, inghiottite dalle foglie, disegnano nella tela d'inverno un delicato sentiero di pietra e di notte.E solo un corpo lo percorrerà come una scia cieca, lo vedrai mentre si affretta lentamente, accorciando la distanza della casa, prima di tornare piega fetale di carne emozionata, inginocchiata nel tuo calore, raccolta nelle tue braccia.Dentro e fuori ci sono ancora i tuoi passi ed il mio sguardo che cerca il cielo disorientando branchi di nuvole, la mia mano che ha trovato tepore e sa conservarlo, il nero che lascia spazio ai sussulti sincopati del sogno prima di conservare gli occhi nel letto.Le nostre stanze ferme sono treni in corsa e noi saremo la reciproca fermata.Non ci fermeranno le tempeste di cristalli scagliate dal vento in direzione opposta e contraria, neppure la mollezza gelida del mare, assieme uccideremo solitudine.Non esiste quella neve che non vedi, c'è la lunga evanescenza del vapore latteo di un sospiro, lasciato dietro una porta che si chiude, di una nuova stanza che si apre, di un mondo rinchiuso nel suo inverno, fuori da noi.Le larghe falde non seppelliscono il pensiero: cresce e vola, col mimetismo di una farfalla bianca che squarcia un'ostile notte, scappa da te e non mi lascia.