Bah!

L'inconscio


La parte di cervello che definiamo come mente inconscia possiede diverse funzioni, in particolare è:- Responsabile delle tue azioni e pensieri involontari- Sede delle emozioni, perché esse si manifestano senza la tua volontà- Sede della memoria inconscia, ovvero di tutto quello che non sei consapevole di ricordare- Sede dove sono installate le tue credenze inconsce- Responsabile del pensiero creativo e dei sogni- Sede degli istinti e impulsi- Sede dell'intuitoL’inconscio è responsabile dei movimenti e delle azioni riflesse, ma è anche la sede della personalità e delle emozioni.L’inconscio comunica messaggi, segnali ed emozioni attraverso il nostro corpo e attraverso tutti i nostri comportamenti, dalla voce alla scrittura, al modo di gesticolare.La parte della mente inconscia è sempre attiva, 24 ore su 24, ecco perché quando dormiamo, entriamo in uno stato in cui l’inconscio può esprimersi liberamente e quello che emerge a livello consapevole (mente conscia) sono i sogni, anch'essi ricchi di messaggi, significati nascosti, desideri ed emozioni represse.L'inconscio regola le funzioni vitali del corpo umano e forma la parte più grande della mente umana, quindi ha una potenza ed un influenza maggiore sui comportamenti. Ecco perchè provare a controllare l’inconscio tramite la logica non funziona ed ecco perchè, per esempio, è così difficile smettere di fumare o dimagrire.La logica, il pensiero consapevole, il ragionamento, invece sono aspetti legati alla mente conscia. Essa è attiva quando sei consapevole di quello che stai facendo.L’inconscio fu teorizzato per la prima volta da Cartesio, Locke e Leibniz. Sigmund Freud, padre della Psicoanalisi, fu il primo a capire il collegamento dell’inconscio con i disagi psicologici, emozionali e mentali.Tramite la tecnica della Psicanalisi, Freud ha dato il via alla cura dei pazienti con l’analisi delle dinamiche inconsce, per scoprire i conflitti che sono alla base dei problemi psicologici.Freud ha paragonato la mente ad un iceberg, nel quale da parte che emerge dall'acqua è la mente conscia, mentre la parte sommersa, che è molto più grande ed è nascosta, rappresenta l'inconscio.Quello che normalmente vediamo dell'iceberg è solo la parte che emerge dall'acqua, quella su cui soffiano i venti; non siamo consapevoli che al di sotto di essa si trova una parte molto più grande, su cui spingono le correnti del mare.Si può anche rappresentare il tutto come una carrozza trainata da cavalli dove il passeggero rappresenta la coscienza, il cocchiere rappresenta la volontà ed i cavalli la mente inconscia.
Il passeggero è colui che decide la destinazione, sceglie il tragitto e pianifica le tappe. Il passeggero quindi, per poter raggiungere una certa meta, devi innanzitutto sapere esattamente dove vuole andare (obbiettivo) e come vuole affrontare il viaggio (pianificazione). Deve inoltre stare sveglio per controllare che tutto proceda nella direzione giusta (consapevolezza e osservazione di sé).Il cocchiere ha il difficile compito di gestire (mediare) la forza dell’inconscio per indirizzare il tutto nella direzione voluta, cioè deve essere in grado di gestire i cavalli e farli procedere nella direzione corretta (capacità di allineare i desideri della coscienza con la forza della mente inconscia) e deve impegnarsi (forza di volontà, appunto) affinchè facciano il proprio lavoro.Se il cocchiere è pigro o si distrae, i cavalli andranno dove vogliono: potrebbero fermarsi a mangiare l’erbetta sul ciglio della strada, potrebbero rallentare oppure potrebbero andare nella direzione sbagliata.Quindi deve essere sempre vigile sui cavalli e consapevole della direzione in cui stanno viaggiando per poter andare sempre dalla parte giusta. La volontà, infatti, (il cocchiere, appunto) non decide la direzione, ma sa qual'è e si impegna a raggiungerla.I cavalli sono la vera forza che traina la carrozza, sono simbolo di potenza ed eleganza ma solo se utilizzati nel modo giusto portano la carrozza dove si vuole che vada, altrimenti sarà in balia delle loro pulsioni e delle loro paure (pulsioni e paure inconsce).Quindi, per riuscire ad andare nella direzione voluta, bisogna capire come funzionano le relazioni tra tutte le varie parti della carrozza (il proprio essere) e nello stesso tempo riconoscere che esse costituiscono un insieme indivisibile.Troppo spesso le persone si identificano con la propria mente o con il proprio corpo. Non si è ne la mente ne il corpo: si è un tutt'unico e si percorrere una strada che si ha facoltà di scegliere.Come qualcuno ci ha insegnato, la potenza è nulla senza il controllo, una squadra di calcio non vince senza un buon allenatore, un’azienda non cresce senza un buon manager. Una mente, lasciata in balia di se stessa, si adatta naturalmente all'ambiente in cui è inserita e non si evolve, non persegue un obiettivo, ma è trainata dalle circostanze, proprio come un carro lasciato senza cocchiere.Se l’adattamento che abbiamo avuto finora non ci soddisfa appieno, dobbiamo riprendere in mano le redini della nostra mente per dare le dritte nella direzione in cui vogliamo andare e cercare di far in modo che i cavalli rispondano come voluto e la cosa non è per niente semplice...