Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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Portogallo adeus

Post n°380 pubblicato il 06 Gennaio 2016 da hieronimusb

Ho risalito la scarpata dalla spiaggia all'hotel sferzato da un vento impetuoso che spruzzava come fosse pioggia la spuma delle onde.
L'oceano era gonfio di inverno e di vento e tutto il paese era grondante d'acqua.

Ho immaginato spesso di abitare in una di queste casette con l egrandi vetrate che si affacciano sull'immensità del mare, ringhiere azzurre, ceramiche bianche e blu e per colonna sonora l'incessande mugghiare delle onde, ma questa sera non mi è più apparso così poetico.
E' vero, anche a Cesena di questi tempi ogni cosa è fradicia di umidità, il vento del mare che lotta con quello che scende dalle colline fa naufragare ogni cosa , ma almeno a Cesena non vi ho mai neppure cercato la poesia.

Ultima notte in Portogallo, ultima notte in questa stanza spazzata dalla lame di luce del faro che penetra senza chiedere permesso con il suo codice, un lampo, un altro lampo, un'attimo di oscurità, poi di nuovo un lampo ed un altro lampo.

Ho salutato il cameriere che ormai mi conosce, (mi conoscono tutti qui, non credo capiti loro di vedere molta gente durante l'inverno), che ormai mi accompagna sempre al mio solito tavolo , sa già cosa bevo e solo attende di sapere cosa voglio mangiare e gli ho detto che non so quando ritornerò, dopo quattro anni il lavoro è finito e la rigidità dell'azienda mi rende difficile rinnovare il contratto.

Vedremo, anche questo periodo della mia vita si chiude qui e ripenso a qualche anno fa quando sorseggiando una birra sulla spiaggia sentivo al telefono Liliana che mi raccontava della seconda elezione di Napolitano.

Anche questi sono ricordi.






 
 
 
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Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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