Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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« OdoriUltimo dì di Novembre. »

Correggio

Post n°493 pubblicato il 29 Novembre 2016 da hieronimusb

Per tanti Correggio è solo un pittore, (Antonio Allegri), oppure la città del Liga, per me è l'eponimo di giorni felici.

Mi sono trasferito in queste zone il 2 Gennaio 2008, ho lasciato la mia casa e tutte le mie cose ci stavano sulla mia auto, i vestiti, (pochi), un cambio di lenzuola, una coperta leggera, una chitarra e la tastiera , entrambe Yamaha, due scatole di libri.

Ricordo che siamo andati all'URP insieme al vecchio inquilino ed alla sua compagna russa, abbiamo fatto le volture di luce e gas, poi sono tornato in quella che sarebbe stata la mia casa nei prossimi quattro anni ed ho fatto "trasloco"... mi ci è voluto non più di mezzora.

Poi ho iniziato i viaggi al centro commeciale, mi mancava tutto, il mangiare, le pentole, il sapone, lo spazzolone del cesso che avevo scelto, non senza qualche ironia come un'omino che si tenesse aggrappato alla tazza.

Ed arrivato a casa, dopo aver riposto le cose, mettevo mano ad un foglio di Exel per tener conto delle spese con la paura di non farcela a campare e dare i soldi a casa per il mantenimento.

Era un periodo di poco lavoro e le preoccupazioni erano tante, non ultime quella di essere lasciato a casa propro a causa della flessione dell'attività lavorativa, eppure era un periodo felice.
Andavo a scoprire il mio nuovo paese, che, per la cronaca si chiama San Martino in Rio, 5 Km da Correggio.
C'era la comunità indiana che si ritrovava nei giardini a giocare a cricket, provavo i bar, i negozi e cercavo di inserirmi nel tessuto sociale partecipando ai numerosi eventi culturali.

Una volta ho visto un volantino invitante, "Esiste davvero l'Inferno", conferenza con il famoso teologo e filosofo tal dei tali...
Ci osno andato fiducioso... mi sono beccato due ore di catechismo.
Il famoso teologo e filosofo era un prete annoiato che alle mia osservazione "Ma se Dio ha creato tutto, dunque ha creato anche l'inferno e quindi il male, e se invece l'inferno esiste nonostante Dio, significa che Dio non è Onnipotente", mi ha prontamente bollato come stupido ed è passato alla domanda successiva.

Ma era anche il periodo di un'amicizia intensa con D, di molto più giovane di me, che mi raggiungeva spesso, con lei andavamo in giro , visitavamo paesi e scoprivamo ristoranti, non c'è mai stato nulla di più di una bella amicizia, ma serviva a me ed a lei per stare bene.

C'era anche A, che mi prometteva che un giorno si sarebbe presentata alla mia porta avvolta nel cappotto e sotto solo provocante lingerie... anche li, ci siamo presi e lasciati in numero dispari di volte e quella promessa è rimasta tale.

C'è stata poi L., forse la più reale delle illusioni. Lei era convinta che io fossi innamorato di lei, io che lei fosse innamorato di me, probabilmente avevamo ragione entrambi o forse nessuno dei due aveva visto giusto. E' rimasta come un dolce profumo in una notte di inizio estate.

Ricordi...
Forse dovrei anche ricordare il terremoto del 2012, la paura, l'ansia, la rabbia e la frustrazione, ma cosa posso farci se la mia mente è selettiva e scorda le cose brutte per tenere solo quelel belle?

Questa sera sono qui, avevo bisogno di coccolarmi dopo giorni difficili, ho cenato , quasi in solitudine, all'osteria del Naviglietto, adesso sono in camera ad annusare ricordi, dalla finestra della camera dell'hotel si vede il "mio" supermercato e resta leggero nella gola un magone.

Tempus fugit

 
 
 
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INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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