Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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A proposito di Halloween

Post n°577 pubblicato il 01 Novembre 2021 da hieronimusb

Premesso che ritengo la festa di Halloween, così come viene fatta oggigiorno, un'americanata, un carnevale dell'orrido senza senso e senza collegamenti con quella che sarebbe la tradizione antica,, vorrei spendere qualche parola su questo giorno anche per tranquillizzare quelli che vedono il diavolo ovunque tranne che dove c'è veramente.
Il nome Halloween è una contrazione di All Hallows eve, ossia viiglia di tutti gli spiriti, che in sostanza corrisponde al cattolico "Tutti i santi", istituita da papa Gregorio nel 840 e che puntava a sostituire una festa, considerata pagana, molto più antica la festa celtica di Samhain.
Che Samhain sia antico lo si capisce dal fatto che la radice SMH si trova anche nell'ebraico Sameach, che significa appunto festa e sia anche nella parola sciamanoche indica qualcuno in grado di parlare con gli spiriti e dotato di capacità magiche.
Contesti quindi culturalmente e geograficamente molto distanti, ma con un'unica radice.
Samhain veniva in quel periodo dell'anno dove l'estate era finita, le messi raccolte, l'uva vendemmiata ed il grano seminato, la terra e gli uomini si apprestavano al lungo letargo invernale.
Tutto è circolare e tutto è allegoria di qualcosa altro, quindi questo passaggio dall''estate, con il sole, i frutti, i raccolti, all'inverno con il gelo, il buio, gli alberi spogli era una metafora del passaggio tra la vita e la morte.
Quando, nei veri inizi dell'umanità, l'anno era suddiviso in 13 mesi di 28 giorni seguendo le fasi lunari, questo era il giorno che non c'era, il giorno fuori dal tempo, quello che serviva di passaggio, anno dopo anno per poi riprendere , nello stesso giorno il solstizio d'estate e quello d'inverno, infatti 13 mesi di 28 giorni l'uno darebbero un anno di 364 giorni a cui si aggiumge in giorno che non c'è.
Si pensava che nella potenza intrinseca di questo giorno i limiti del mondo si abbassassero e dunque i mondi dei vivi e dei morti si mettessero in comunicazione.
E' una credenza che sopravvive ancora adesso, in molte valalte alpine si pensa che in questo giorno i morti dell'anno che sono rimasti a vagare in questo nostro spazio, si mettano in marcia per approfittare del varco che si apre e passare nell'aldilà, per questo c'è chi lascia offerte in cibo e latte per alimentare gli spiriti durante il loro viaggio ed è anche per questo che il 2 Novembre si celebra il culto dei morti.
Ma, al di là di questo, la festa di Samhain era uno dei momenti dell'anno in cui l'uomo si rimetteva in armonia con la terra e con la natura, ricordando che dalla terra traeva il suo sostentamento, la sua fatica, il suo riposo.
Non c'è nulla di demoniaco in questo, vedo molto di più l'impronta del diavolo nell'arrogante antropocentrismo con cui l'uomo sta distruggendo il pianeta.

 
 
 
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Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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