Stultifera Navis

Poeti


Molte volte mi sono sentito dire "sei un poeta!"No, non sono un poeta, sono semplicemente un uomo che ha la fortuna di riuscire a sputare fuori le sue emozioni e fermarle su una pagina mentre ancora si dibattono e fremono.Quel movimento interrotto, quelle ali di farfalla crocefisse ad un foglio non sono poesia, sono solamente attimi che non potevo più contenere dentro di me.Credo sia così per tutti, non sono io il poeta.Ci sono state donne che hanno provato ad aprirmi il cuore cercando chissà cosa, forse la polvere di stelle che fa volare i bambini, forse tutte le parole che ancora non ho scritto, forse qualcosa che c'è solo nel cuore dei poeti.non ci hanno trovato nulla di diverso da qualunque altro cuoreperchè io non sono un poeta.Ci sono state donne che hanno voluto guardare insieme a me le stelle pensando chissà, che potessi farne nascere di nuove, che potessi regalare loro le più belleNon posso fare nulla di tutto questo, non ho poteri speciali, posso solo rimanere immobile come un albero piantato sulla terra di fronte a quella meraviglia non ho parole per descriverlo, solo una lacrima perchè non sono un poeta.altre che hanno cercati nei miei occhi lo spirito di Eratomi hanno cavato gli occhi per provare a vedevo cosa vedevo ioperchè raccontavo le cose che loro non riuscivano a vedereperchè avevo colori sconosciuti e suoni mai uditima questo è l'universo intorno a me, vedo e sento quello che c'ènon invento nulla perchè non sono un poeta.C'è stata una donna che ogni volta che tornavo mi accoglievae mi ricuciva il cuoree mi asciugava le lacrimee mi regalava i suoi occhi e mi prendeva per manoe mi restava accantoera lei la mia Poesia.C'è stato un tempo in cui l'ultimo paragrafo era coniugato al presente, un tempo in cui sapevo benissimo chi e cosa avevo per le mani e non sono stato capace a farmelo bastare.Certo non erano tutte rose e fiori, certo c'erano molti punti di distanza, ma se ci penso adesso in cui la mia zattera mi ha portato lontano, così lontano che è impossibile anche solo pensare di poter tornare , mi accorgo che in fondo sono stato io a voler ficcare sassi in quelle fessure perchè non si richiudessero, perchè attraverso di esse filtrasse il vento, il freddo, il ghiaccio per poter avere la scusa di cercare altrove "la complicità", "la passione"....