Stultifera Navis

Qui sono stato felice


E' da qualche tempo che me lo ripeto "Qui, in questa casa, sono stato felice".Altri tempi, altre cose, altre difficoltà, ma qui sono stato felice.E forse è perchè ormai si è creato un solco invalicabile tra il prima ed il dopo , tra ciò che è stato, e ciò che è che ricordi e rimpianti si mescolano e mi trovo a camminare tra queste mura conosciute, riecheggiando vecchi passi, vecchie abitudini, ma con la consapevolezza che tutto sia finto, che nulla sia vero.Mi manca L. Mi manca tantissimo, mi manca non incontrarla per le scale, nel corridoio, nelle stanze.Quasi la vedo mentre guarda la televisione ed intanto stira, o mi sembra di scorgela sul balcone mentre stende.Avevo gesti piccoli, semplici per farle capire che le volevo bene, chissà se lo ha mai compreso, ma ad esempio mi piaceva farmi trovare fuori, il cancello spalancato quando tornava dal negozio in modo che potesse parcheggiare senza dover scendere.La andavo a prendere con l'ombrello quando pioveva.Piccole cose che acquistano il gusto della nostalgia man mano che vado indietro nel tempo. Matteo piccolo piccolo ed io ad andare a prendere la mamma alla fermata del pulmann perchè fosse più breve il tragitto verso casa.Piccole cose ormai nascoste dietro un vetro che si possono solo guardare e non tocacre, non solo perchè Matteo ormai è grande, vive lontano, ha una sua vita ed una sua donna, ma perchè dietro quel vetro ormai c'è anche L., la nostra storia.vedo la tua ombraproiettata sul muro di fronteneppure sai che ti sto guardandoe come sempre mi sto chiedendoquale fiume scorre dietro i tuoi occhi chiariquali acque, quali onde avvolgono i tuoi pensieriVedo la tua ombra danzare sul muroin quesi gesti consueti che sanno di casastirare, lavare, le lenzuola steseneppure sai che ti resto a guardareed ancora mi chiedo perchè non riusciamo a parlareVedo la tua ombra riflessa sul murovorrei pensarti sempre così bagnata di sole.