Stultifera Navis

Pensieri d'autunno


Sono queste mattine che già profumano d'autunno a portarmi forte il ricordo di te, di noi, degli anni passati insieme.Esco la mattina presto da quella che fu la nostra casa, che fu la tua casa, e fiuto l'aria come un animale che cerca di capire che cosa lo aspetta là fuori.L'aria ha il profumo della terra umida, il sole fatica a farsi vedere, ma quando ci riesce ... che spettacolo l'aurora, tutto si colora di arancio, giallo, oro ed i miei pensieri vanno a quello che è stato ed, inevitabilmente, a ciò che non potrà più essere.Sarà perchè ormai è impossibile e l'esercizio del futuro ha solo il fascino del rimpianto, della nostalgia, ma sono convinto che i prossimi avrebbero potuto essere i migliori anni della nostra vita.Sono sempre stato convinto che tutto si sarebbe sistemato, tutto avrebbe potuto avere un senso ed ogni cosa, ogni persona avrebbe potuto avere il suo posto, si sarebbe solo trattato di vedere il mondo con occhi inconsueti, esercizio neppure troppo difficile, ma oggi, la ghiaia che scricchiola sotto i piedi, nei viali del cimitero mi cancella ogni illusione ed ogni sogno.Ed allora mi accontento di avvolgermi intorno al collo la sciarpa del passato, le giornate si fanno più brevi, più fresche, il buio avanza e con esso la malinconia amica e sorella fin da quando ero bambino.Mi è sovvenuto stamattina che, solitamente a questo punto, la Festa di San Rocco era già passata, quell'impegno che ci coinvolgeva per mesi e che mi prendeva allo stomaco per lo stress. Senza di te non sarebbe stato possibile continuare per così tanto tempo. 32 anni, ci pensi? per 32 anni siamo stati l'anima di quella piccola festa di rione che era comunque un punto fermo nella storia del paese.32 anni ad inventarsi sempre nuove cose per tenere la gente li, per farla divertire, intrattenerla, per ricreare il profumo di qualcosa che affondava nelle radici del tempo e che inevitabilmente andava perduto di fronte ai nuovi stimoli che rendono le persone più ciniche, più insoddisfatte dei sapori antichi, senza offrire però alcuna alternativa, senza dare davvero la felicità.Ho sempre cercato la felicità ed oggi so di averla avuta e, grazie al cielo, di averla talvolta riconosciuta, mi sono fatto fregare dalla vita, dall'idea che davanti a noi ci fosse ancora tanto tempo ed invece il nostro tempo è finito e solo mi rimane la passeggiata quotidiana sui vialetti del cimitero fino a quel profumo di terra umida dove riposi indifferente al caldo, al freddo, al passare delle stagioni .Me ne tornerò come sempre, a capo chino con la sensazione di una solitudine che questa volta non ho cercato e affronterò la vita di ogni giorno mentre l'autunno che avanza mi avvolgerà sempre più nelle spire del ricordo e, dannazione, del rimpianto.