Stultifera Navis

Vita da spiaggia


La giornata di Matteo inizia presto d'estate, spesso prima delle sei, quando il sole è ancora basso basso sul mare e c'è solo un gran silenzio accompagnato dal mormorio delle onde.Apre le porte del bar che guardano verso il mare, accende la macchinetta del caffè, poi prende la ramazza e pulisce la passerella, quella striscia di assicelle che dal fronte del bar arriva quasi al bagnasciuga.E' un lavoro che tiene per se, lo rilassa spazzare le assicelle, girare di taglio la scopa per stanare anche la sabbia nascosta negli interstizi fino a che arriva di fronte al mare proprio mentre il sole si sta alzando.C'è poca gente a quell'ora in giro, qualche mattiniero, cercatori di conchiglie, amanti del fitness che fanno la loro corsetta sulla battigia. Durante la notte la sabbia in sospensine nell'acqua si è depositata ed il mare è limpido come cristallo, banchi di acciughine si spingono fin quasi sulla riva per cercare cibo.C'è tempo per un caffè e qualche chiacchera con quelli di passaggio, poi arrivano i ragazzi ed allora inizia il lavoro vero e proprio.La spiaggia deve essere rastrellata e livellata per quando arriveranno i turisti, si raccolgono anche i detriti portati dalle onde nella notte e quelli lasciati dai maleducati che non mancano mai, poi si aprono gli ombrelloni e si sistemano le sdraio.Gli ombrelloni non ancora affittati vengono lasciati chiusi e così con un semplice colpo d'occhio si può capire dove sistemare il turista mordi e fuggi.Ormai Matteo conosce a memoria gli occupanti dei vari ombrelloni, se rastrellando la sabbia trova un gioco, una formina, la lascia accanto all'ombrellone dove sicuramente il bimbo giocando l'ha seppellita, oggetti di valore invece vengono custoditi in ufficio ed consegnati ai legittimi proprietari.C'è da dire che quando i lidi sono chiusi per la notte, strani personaggi si aggirano tra la battigia e gli ombrelloni chiusi. Silenzio, nessuna luce, mai far fracasso, mai chiamarsi per nome armati del loro metal detector ci sono i cercatori di tesori, quelli che vanno in cerca delle monete cadute dal borsellino, qualche orecchino, qualche monile che è finito inavvertitamente nella sabbia ed è stato dimenticato.E' ovviamente un'attività illegale, la guardia costiera vigila, ma su un'estensione così vasta di sabbia l'impunità è quasi assicurata.Ma per Matteo la routine è un'altra, colazioni, aperitivi, sistemare i nuovi arrivi sotto gli ombrelloni, mettere a pranzo i bagnanti che vogliono fermarsi ed a questo ci pensa la mamma romagnola con la sua pasta fresca ed i suoi sughi che è meglio prenotare la mattina presto appena arrivati.La giornata vola via tra bikini, ciance, qualche sigaretta, i conti, la grappa del bagnino fino a sera quando già il sole allunga le ombre e la spiaggia piano piano si svuota, allora c'è da chiudere gli ombrelloni, sbattere i lettini per far cadere la sabbia, chiuderli per la notte.Ormai è quasi buio quando anche MAtteo se ne va, chiude le porte del bagno che danno verso il mare e va a prendersi la bicicletta, un ultimo sguardo a quell'amico che ancora, incessantemente mormora nel buio e via a casa, pronto ad essere di nuovo in spiaggia quando il sole spunterà domattina