Stultifera Navis

Wild life


Oggi è una bellissima giornata di sole, cielo azzurro e lo sguardo che può spaziare lontano, sarebbe l'occasione per uscire di casa, (sono a Piossasco, il mio paesino natale), prendere la prima strada in salita e passeggiare nei boschi. Questo paesino, (ufficialmente è una città, ma per me è sempre un paesino), è situato là dove la pianura padana finisce ed iniziano le montagne, proprio dietro alla mia casa con un'impennata quasi verticale iniziano le prime propaggini delle Prealpi.Fin da bambino queste alture, questi boschi sono stati il mio parco giochi, da quando andavo con la nonna a funghi, alle passeggiate con gli amici, alle camporelle con le amiche.Per noi ragazzi che non avevano la possibilità di fare grandi spostamenti e vivevano in un paese dove non c'era nulla, il divertimento era andare in giro per i boschi, trovare una radura, suonare la chitarra, cantare, giocare a pallone e via dicendo.Poi ovviamente c'erano le montagne serie, neppure a molta distanza da casa, con una mezzora di auto si arrivava ai piedi di montagne che spesso superavano i tremila metri e da li si imparava la fatica, il sapersi ascoltare , il camminare a tempo con il cuore che aumentava i battiti, il respiro che si faceva più profondo per ossigenare meglio il sangue e permettere a braccia, gambe, schiena di diventare una macchina perfetta che portasse cervello ed occhi come fossero in poltrona a guardarsi intorno ed intuire l'intima armonia con il mondo.Si partiva spesso e l'unica preoccupazione era la propria preparazione l'attrezzatura, un po' di acqua, qualcosa da mangiare una volta arrivati in cima.Al massimo il siero antiofidico contro i morsi delle vipere.Oggi, qualcuno ha introdotto un elemento in più: il lupo.Il lupo era scomparso dalle nostre montagne da un centinaio d'anni, poi qualche buontempone di città ha pensato che sarebbe bello vederlo di nuovo correre libero e sono stati fatti progetti di reiserimento.C'è da dire che inserire il lupo senza prima, o almeno contestualmente inserire le sue prede naturali è una sciocchezza unica, ma pare che sia poco "ecologico", dire ripopoliamo i boschi di caprioli, daini , cervi perchè siano da cibo ai branchi di lupi.E' un'idea di natura "buona", frutto di una cultura ecologica basata sui cartoni animati della Disney che però trova poca applicazione nella realtà.E cos' adesso i pastori si trovano i greggi assaliti e gli escursionisti tendono a privilegiare i sentieri più battuti lasciando perdere percorsi incantevoli che però sono poco frequentati a causa della lunghezza, della fatica necessaria, e soprattutto dalla lontananza dalle carrozzabili.Se una volta capitava di bivaccare la notte sotto le stelle oggi si cerca di arrivare ad un rifugio.Personalmente mi sento ecologico, vivo a contatto della Natura, penso di capirla e capire la sua vera anima.Sono cresciuto in una famiglia dove mia nonna tirava il collo alle galline e le spiumava per mangiarle, non ho mai pensato a lei come ad un'assassina. Per una mia scelta personale non mangio cuccioli e nemmeno il coniglio, ma non sono contrario a nutrirmi di carne o pesce.Ho il rispetto per gli animali e non mi sognerei nè di pensarli come esseri inferiori, (provate a spiegare ad un gatto che voi siete migliori di lui), nè che siano su questa terra per servire a noi, se dovessi uccidere un animale per mangiarlo con ogni probabilità sarei vegetariano, ma credo anche che sia naturale per noi nutrirci con tutto.Ma io sono così perchè conosco la natura fin da quando ero piccolo, ci ho vissuto dentro, ho imparato molti nomi delle piante e fin da bambino succhiavo l'acetosella per togliermi la seta, temo invece che molti ecologisti di città scontino, e facciano scontare a noi , il fatto di avere un'idea idilliaca della natura che però non ha fondamenti nella vita reale, nel mondo fuori .E' forse un controsenso del nostro tempo un'altra estremizzazione.