Stultifera Navis

Esercizi di stile


Di mestiere faccio il tecnico, il mio compito è analizzare le situazioni legate ad alcune macchine per trovare il guasto o il malfunzionamento, perchè solamente in pochi casi si ha la fortuna di un errore fisso, ripetibile, riproducibile, più spesso la macchina non funziona come dovrebbe e non si capisce perchè, ma c'entra in qualche modo la teoria del caos e la farfalla che batte le ali a Pechino.E' un mestiere che allena a guardare sempre le cose nel loro insieme, mentre mi accorgo che la caratteristica più comune dei miei interlocutori è quella di soffermarsi al particolare, di insistere a guardare solo un pezzetto, perdendo così di vista quello che sarebbe l'obiettivo della discussione.Dopodichè vengo accusato di avere sempre ragione o di rigirare le frittate e questa è la mia maledizione.Approcciandomi  alla vita con gli stessi strumenti che uso per il lavoro però mi accorgo che le situazioni che questa presenta sono sempre in numero finito, varie scenette con lo stesso canovaccio, ma interpreti differenti.Soprattutto mi sembra di capire che l'Esistenza nella sua magnanimità vuole darmi modo di apprezzare le varie sfumature di questi mascheroni che mi costringe a recitare e così ho provato il ruolo del traditore e del tradito, di chi non ama più e di chi non è più riamato, fino alle specializzazioni più ardite.Da uomo sposato con amante che deve , (e vuole), uscire di casa, all'amante della donna sposata che deve, (e vuole), uscire di casa.Ho quindi modo di recitare la stessa scenetta da angolazioni diverse, come un esercizio di stile o un gioco di ruolo, riesco a vedere, a capire , a conoscere i pensieri che stanno nell'altra testa perchè vi trovo gli stessi pensieri che avevo io.Nella fattispecie si scontrano due fattori importanti, il sogno e la realtà che si elidono a vicenda e se non c'è forza abbastanza nel sogno, la realtà prende il sopravvento semplicemente perchè agire è sempre più difficile che mantenere lo status quo.E non è vero che ogni storia è differente, la trama è sempre pressochè identica e neppure forzandola si riesce a cambiarne il senso o lo svolgimento al massimo si anticipa la fine.C'è un che di ineluttabile in tutto questo , ma la domanda che mi pongo a questo punto è se sono io che mi cerco situazioni da studiare o è proprio l'Esistenza o chi per essa che ha deciso che mi devo fare una particolare esperienza?E perchè poi?Cercasi urgentemente storia normale , (che poi darò il mio contributo a non farla diventare banale).