Stultifera Navis

Salvate il 25 aprile


E' da parecchi anni che vivo questa giornata, non tanto per il significato civile e morale , ma solamente in funzione della possibilità di spezzare una settimana o attaccarci un ponte per le vacanzeSono perfettamente consapevole di ciò che significa, di ciò che rappresenta, o almeno dovrebbe rappresentare, ma sono altrettanto cosciente di ciò che è stata fatta diventare,  ossia un'occasione in cui, coloro che pensano di essere i proprietari di questa celebrazione, quelli che si arrogano il diritto di esserne gli unici eredi, continuano imperterriti ad insultare ed umiliare gli altri, quelli che ritengono i perdenti.Mi fa male perchè i nuovi aguzzini appartengono alla stessa parte politica alla quale da sempre mi sento vicino.Mi fa male perchè stupidamente nessuno si accorge che sono passati ormai più di 70 anni e gli ideali veri che hanno portato alla Liberazione sono stati traditi da quegli stessi che oggi pretendono di celebrarli.Non c'è bisogno che faccia il professore di storia o di diritto, tutti sanno del fascismo, della guerra, il 25 luglio, l'8 settembre , l'occupazione nazista, la Resistenza , il CLN ed infine il 25 ed il 28 aprile.Pochi ricordano però che ci sono altre due date importanti , molto importanti che erroneamente vengono messe in un periodo già posteriore, ma che invece dovrebbero essere la conclusione del periodo precedente, ossia il 2 giugno, quando l'Italia postbellica scelse la Repubblica ed infine il 1° gennaio 1948, quando l'Italia rinata , anche se ancora in ginocchio, si dotò della Costituzione che da allora ad oggi ci ha consentito di vivere più o meno in pace.In questo testo di legge ci sono tutti i principi ed i valori che avevano portato alla Resistenza ed a ciò che venne in seguito definito antifascismo, c'è l'uguaglianza, la parità, la dignità, la libertà, in quel testo di parla di diveri, ma anche e soprattutto, nella prima parte di parla di diritti.Diritti e doveri uguali per tutti!Da quel punto si sarebbe dovuti partire per costruire un'Italia nuova dove, nel pieno rispetto delle regole democratiche, ognuno potesse esprimere le sue idee, qualunque esse siano.Anche a me da fastidio sentire parlare Casa Pound, Forza nuova, Salvini o tanti altri, ma è l'onore e l'onere della democrazia.I ragazzi che l'altra sera a Parigi manifestavano contro la Le Pen, da un lato esercitavano il loro diritto, ma dall'altro lato dimostravano di non capire che se una persona si muove entro le regole democratiche ha il diritto di fare e dire ciò che vuole, anche presentarsi alle elezioni politiche, anche ricevere i voti di sette milioni di persone, non può essere considerata una colpa della Le Pen, ma della classe politica che non ha saputo fare il proprio mestiereLa Politica, per come la ricordo io dagli insegnamenti ricevuti, deve occuparsi di ascoltare le necessità delle persone, deve pensare al loro benessere, solamente in questo modo si sconfiggono i vari populismi, impedire di parlare, di manifestare è tradire i concetti stessi che portarono le persone a condurre la Resistenza.Senza dimenticare che gli opposti si attraggono, che l'ossessiva ed arrogante presa di posizione di tanti "eredi della resistenza", che agiscono in puro stile fascista impedendo agli altri l'esercizio delle libertà costituzionali, causa come normale effetto, la crescita di elementi opposti, che pur senza conoscere la storia, ma per puro spirito di ribellione, si identificano con ciò che fu sconfitto in quel periodo, non con i valori, gli ideali, ma solamente con il nome e gli atetggiamenti.Ed è da più di settantanni che questa frattura non è ma stata sanata, ma si è fatta di anno in anno più profonda, adesso siamo ormai alla rappresentazione statica di due fascismi, quello nero e quello rosso.Salvate il 25 aprile per favore, prima che sia troppo tardi!