Stultifera Navis

Aria di Natale


Si dice che nella vita bisogna schierarsi ed allora io lo faccio e dichiaro apertamente che a me il Natale piace, senza "se" e senza "ma"!Leggo post di gente che si augura che questo periodo finisca presto, che criticano la commercializzazione, l'ipocrisia, il finto buonismo, ed invece a me, di tutte queste cose non ne frega nulla, sono cose degli altri, il Natale piace  a me, mi ci trovo bene dentro e cercherò di gustarmelo fino in fondo, perchè mai, come in questo periodo, ritrovo il mio cuore di bambino, quello che si nutriva di favole e di sogni e che a volte devo mettere da parte per affrontare la vita di un uomo adulto.Mi piace il freddo, rinchiudermi nel mio giubbotto e girare per le strade piene di nebbia dove le luci scintillano regalando aloni dorati, mi piace l'odore del vin bruleè e delle caldarroste, mi piace vedere la gente indaffarata, piena di pacchetti.E mi piace vedere i presepi, sono fortunato, qui dove vivo ce ne sono tanti, a parte i grandi presepi meccanici della famiglia Gualtieri, quasi ogni casa, ogni via mette fuori, sulla strada il suo piccolo presepe.Magari è solo una natività, altre sono scene più complesse, ma è un dono che queste famiglie fanno alla comunità ed io sono loro molto grato.Per il primo Natale che abbiamo trascorso da sposi novelli, Liliana ed io, avevo avuto l'idea di fare da noi le statuine del presepio, era un modo per farlo diventare parte di noi, perchè, anno dopo anno, quando vai a prendere la scatola dal piano più alto del ripostiglio ed inizi a spacchettare le statuine, la capanna, le casette di cartapesta in quei fogli di giornale c'è la storia di un anno, è una porta sul passato, notizie ormai vecchie che danno il senso del tempo che passa, ma sono anche un filo conduttore dell'esistenza.E ricordi dove eri, cosa facevi un anno prima, se avevi dei pensieri che ora hai risolto, o se stavi bene mentre ora...Fin da bambino questo semplice gesto mi ha regalato emozioni, così volevo che quelle statuine fatte da noi rimanessero a ricordarci di quel primo Natale insieme.Detto fatto avevo acquistato il Das, colori pennelli ed attrezzi ed una sera dopo cena abbiamo iniziato...L'idea c'era, la manualità molto meno, alla fine San Giuseppe e la Madonna erano riconoscibili perchè il primo era marrone, la seconda blu.Il bambinello in fasce sembrava un bruco che cercasse disperatamente di uscire dal bozzolo.L'unica cosa che era venuta bene era la mangiatoia con l'impronta del mio pollicione che aveva scavato la conca per acogliere il Redentore del mondo.Liliana era un po' scettica, ma io ho insistito per metterli lo stesso nella capannuccia : Era il nostro presepe.Però poi ero circondato da persone che non avevano il mio stesso concetto di poesia, mia mamma quando lo ha visto ha detto "Ma è bruttissimo!" ed allora Liliana che all'estetica ci teneva è andata a comprare una Sacra famiglia come Dio comanda, ma quelle statuine sono rimaste nel nostro presepe per molti anni.Ora non so che fine abbiano fatto se siano ancora a casa di Giupino o se qualcuno le abbia buttate via senza sapere la storia che le accompagnava, ma la loro immagine è ancora viva dentro di me.Adesso ho due presepini, di cui quello che amo di più è minuscolo, poco più grosso di una noce, mi è stato regalato come ringraziamento e non lo metto mai via per ricordare a me stesso che anche se le luci si spegneranno Natale ritornerà come ogni anno a regalarmi la sua magia