Stu.Net

CHI SIAMO, LA NOSTRA ATTIVITA'


Stu.net nasce dalla volontà di alcuni ragazzi di creare una rete di studenti, un gruppo di confronto e di discusssione, di comunicazione e di organizzazione di eventi, che andasse oltre le dimensioni del singolo istituto ma che coinvolgesse il maggior numero di studenti possibili. A questa realtà novarese hanno aderito i rappresentanti degli studenti di cinque scuole, il Liceo Scientifico annesso al Convitto Nazionale Carlo Alberto, il Liceo Scientifico Antonelli, il Liceo Classico e Linguisitico Carlo Alberto, Il Liceo delle Scienze Umane Bellini  e l'Istituto Tecnico Industriale Giacomo Fauser per un totale di quasi tremila studenti.Stu.Net in un anno è diventata la prima voce di rappresentanza degli studenti, riconosciuta dalle istituzioni locali e dagli studenti prima di tutto. Stu.Net ha collaborato assiduamente con il Comune di Novara e con la Provincia di Novara. In particolare grazie alla collaborazione con il Comune e in particolare con l'assessore Sara Paladini e Paola Turchelli, Stu.Net ha organizzato due maxi eventi che hanno coinvolto circa ottocenti studenti in totale. Il primo del Febbraio del 2012 con "Stupefacente ... è una vita senza droga" e il secondo in ricordo delle stragi di Mafia nel Giugno 2012 con la testimonianza di Pino Masciari. Stu.Net punta a rappresentare al meglio gli studenti novaresi, per contare sempre di più. Dall'anno scolastico 2012-2013 Stu.Net avrà i suoi rappresentanti eletti in ogni consiglio di istituto. L'obbiettivo è quello di saper offrire anche agli studenti novaresi  ed italiani in generale gli stessi valori e le stesse possibilità che hanno fin qui permesso il pieno sviluppo della libertà in tutte le grandi democrazie occidentali. Per questo, per noi, è ncessario cambiare radicalamente il sistema pubblico di istruzione, ancora attaccato ai giochi di potere dei docenti e che spesso ha come obbiettivo l'eliminazione totale della creatività degli studenti. Noi crediamo che gli studenti debbano poter frequentare liberalmente la scuola, e con passione, non che debbano aver paura di entrare in classe a causa di qualche docente. Infatti, a questo gioco al massacro, dove il professore ha il coltello della parte del manico, NOI NON CI STIAMO. Unisciti a noi, in questa battaglia per la difesa dei nostri diritti.