carpe diem

IL DONO


.....da chi ama...In un giorno qualsiasi della tua vita (perché tu penserai sbagliando che quel giorno è un giorno qualsiasi),prova a sederti davanti alla luce di una finestra, prova a immaginare disentire tanto vicini a te, i rumori ovattati dal vetro, prova a giocare con la fantasia, dando una forma al vento, un colore al suono, un odore alle nuvole …Senti scivolare dentro te, quelraggio di sole … come fosse una spada che penetra di bellezza la tua vita,disegna con un dito riccioli di onde, delinea con la punta di un unghia lapresenza di uno scoglio, e con la stessa precisione, immagina di posarticisopra, trasportato da un pensiero.Fuori dal mondo, dentro al mondo… come un minuscolo chicco d’anima che decide di andarsene a spassonell’infinito, simile al viaggio di un filo di resina, identico al fulmine diuna scintilla, o come  un pelo strappatodalle righe di una poesia.Immagina gli occhi di un gabbiano, che guardano te sopra lo scoglio, immagina l’onda che s’infrange dabbasso, e  si allontana per poi ritornare, osservala scivolare su palmi di brividi sommersi, e dondolare su di essi,  come dita di acqua intente a carezzare.Poi, quando il tutto ti avrà disperso, quando dalla magia sarai assorbito, ritaglia segretamente degli spicchi di coriandoli di sogni, nascondili in una tasca e torna davanti a quella finestra.Quando lo vorrai, ti basteràdisperderli con un soffio nel mondo reale e loro si poseranno sulla tuafantasia reclamata.Le impronte dei sogni non si cancellano, vibrano nell’aria come minuscoli trapezisti sulle ciglia dei bambini, saltellando qua e là;  Questo è semplicemente “IL DONO”.  semantico