Attimi...

A ME. A TE. E A QUELLA BAMBINA.


“STANOTTE HO SAPUTO CHE C’ERI: UNA GOCCIA DI VITA SCOPPIATA DAL NULLA.” 03/04/2008.C’è chi ha scritto un libro per fronteggiare quel dolore che ora è mio: la stessa lentissima morte che mi cresce nel cuore.Sono incinta e quella goccia di vita  è lì che si fa spazio dentro di me. Ho quasi 26 anni. A 26 anni si possono fare i bambini, non ne ho 20.Il papà non è che un “banale” innamoramento cresciuto forse troppo in fretta. Bruciato [per lui]. Non una storia di una notte: ma della spensieratezza, dei brividi, di occhi colmi di gioia, di sorrisi, di cuore che batte all’impazzata. Sembravamo due adolescenti.Dio solo sa dove saremo io e lui tra qualche mese. La mia famiglia ha fatto tanti sacrifici per me, ma mi aiuterà: è la mia mamma. E’ il mio papà. E un bambino è una gioia, vero?Eppure prendo la pillola, tutte le sere. Chi pensava che di una notte abbracciati rimanesse questa vita, in un deserto di aridità [la tua]. Non glielo dirò. Ha deciso che la sua vita prosegue da sola, senza di me. Gli abbracci ormai sono un ricordo lontano.Ho quasi 26 anni, sono incinta e sono sola. 23/04/2008I giorni passano e l’essere incinta non è solo una doppia riga sul test: è una sensazione. Inizia a battere il cuore di mamma. Inizio a voler difendere questo mio segreto: io questo bambino lo amo. Non lo posso vedere, non lo posso toccare, non l’ho nemmeno cercato….ma lo voglio. Ho paura.Sono da sola perché al solo dubbio per il mio ritardo lui ha già detto che non lo vuole. Questo bambino.Lui ha la sua vita, i suoi problemi…Non è giusto un peso in più.E allora penso: non posso rovinargli la vita.Penso alle mie amiche che non capirebbero il mio amore.E i miei genitori? Quanto hanno investito su di me? Quanti soldi, speranze, sogni…E il mio bambino? Non posso offrigli nulla, nemmeno l’amore che mi riempie il cuore.Potrei dargli solo una mamma sola e disperata che nei suoi occhi vedrà sempre quelli dell’uomo che non l’ha amata. 25/04/2008Mi arrendo. La vita va avanti. Uscirò, sorriderò, riderò e nessuno si accorgerà di nulla. Nessuno vedrà quanto muoio dentro ogni giorno di più.L’aborto è una scelta quasi altruistica, la più saggia: per rispetto di tutti gli altri. 02/05/2008In realtà non ce l’ho fatta. Domani lo vedrò e gi dirò che io questo bambino lo voglio. Dio mi ha fatto il regalo più grande: questa vita che mi cresce dentro. E che non voglio rinunciarci…è una cosa mia. Mia e del mio bambino. La mia scelta. 04/05/2008E lo guardi negli occhi, i suoi dolcissimi occhi, e ti dici che non puoi fargli questo. Lui, la sua vita, la sua moto, i suoi sogni….se lo sapesse getterebbe tutto. Non per me. Per il suo orgoglio. Perché “è giusto così”.E allora mi chiudo nel silenzio. Io, il mio bambino e l’amore per quell’uomo che ha già scelto, prima di averne la certezza. Quell’uomo che non ha mai chiesto cosa pensassi io. Cosa avrei voluto io.  21/09/2009Passano giorni, mesi…e allora cominci a sacrificare te stessa e la goccia che porti dentro di te, per non sacrificare le speranze e i desideri di lui.Si parla di un amore grande, forte…che inizialmente non volevi ma che poi ti ha trascinato fino a qui.Di scelte disperate, stupide forse.Di pianti, di bugie, di intere giornate a letto…tra gioie e dolori.Io e il mio bambino.Di lacrime quando scopri che è una femmina. Di nodi alla gola quando ti giri e ti accorgi che non hai nessuno di fianco a cui sorridere e stringere la mano.Di sacrifici e di amore.Di desideri e speranze. Di scelte.Coraggiose.No: STUPIDE.Perché un bambino non è possibile di nessun paragone con nessun sogno, nessuna speranza, nessuna vita davanti a te. Nemmeno con il mio amore per lui.E non toglie alla vita. La rende piena. L’ho capito troppo tardi [amandoti]