DéJà Vu Avantgarde
...sarò noiosamente magnetico e intrigante?
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Post n°173 pubblicato il 04 Maggio 2008 da pillola.rossa.o.blu
Il Vampiro della letteratura è la metafora di un tipo umano estremamente diffuso nel nostro mondo e l'infezione vampirica è da tempo un'epidemia di vaste proporzioni. Il Vampiro si nutre dell'energia altrui, della forza vitale dei suoi simili. È una creatura che ha bisogno di sottrarre energia perché non è soddisfatta di sé e ritiene di non avere riserve proprie per affrontare il mondo che la circonda. È qualcuno che, ancora in vita, si sente già morto, perché è segretamente convinto di essere una nullità, e si illude di mascherare questa sua vergogna agendo in modo tale da raggirare o umiliare gli altri ad ogni buona occasione. Ogni sua azione, ogni sua parola, ogni suo atteggiamento è funzionale a un "furto di energia". Chiunque si occupi di comunicazione sa che comunicare equivalare a manipolare, consapevolmente o meno. Quando espongo un "mio pensiero", ciò che faccio è "manipolare" l'esperienza che quel pensiero definisce, eliminando ciò che non ritengo pertinente, enfatizzando ciò che per me è importante, comunicando una serie di dati che non sono "tutti" quelli a mia disposizione nel momento dell'esperienza (come ad esempio in questo momento non sei consapevole dei rumori che ti circondano, della pressione delle tue gambe sul supporto su cui sei seduto o della differenza di altezza fra la tua spalla destra e la sinistra e molte altre informazioni) ma solamente quelli che ho scelto per costruire il mio ricordo. In pratica io sto manipolando (in maniera più o meno consapevole) i dati a mia disposizione, proponendo al mio interlocutore una "possibile" visione della mia esperienza. Questo è normale e sano, se fatto con criterio. Diventa invece "pericoloso" se la manipolazione è fatta con consapevolezza o con lo scopo di ottenere un qualcosa da te (che altrimenti non otterrei se ti fornissi l'informazione in una forma diversa da quella che ti do) e soprattutto se, alla fine dei "giochi", c'è un perdente (tu) ed un vincente (il manipolatore). E' spesso il caso dei mass-media che propongono una certa "versione" della realtà. Ma molto più spesso è l'amico/a, il fidanzato/a, il marito o la moglie, il capo o un collega e persino un familiare tipo il padre o la madre e dunque riuscire ad uscire dalla morsa del vampiro relazionale può essere tanto doloroso quanto estremamente difficile. Il "vampiro affettivo" o manipolatore sentimentale è una persona dalla personalità narcisista, vuole il controllo della relazione per sottrarre energia al manipolato. Che tipo è? Ecco le "sei tesi del vampirismo affettivo" ( di Mario Corte - Vampiri energetici): 2) io voglio allentare la tensione della mia condizione dominando su qualcuno; 3) tu mi vuoi bene e non puoi vivere senza il mio affetto; 4) se ti presterai ad accettare il mio dominio, avrai il mio affetto; se non lo farai, non solo ti negher laffetto, ma ti renderò la vita impossibile; 5) le modalità di accettazione del mio dominio consistono nella venerazione dei miei difetti e nella mitizzazione della mia personalità; 6) ora conosci la mia legge: vedi di comportarti di conseguenza. Le reazioni del Vampiro: Se tenteremo di dare rispetto al Vampiro, avviando con lui un dialogo a proposito dei suoi comportamenti che umiliano e feriscono, lui comincerà a sciorinare tutto il suo repertorio di luoghi comuni vampirici: ci tratterà come dei malati mentali, ci ridicolizzerà e dirà che ci siamo inventati tutto, oppure si offenderà e sosterrà che abbiamo una visione ingiusta delle cose e che le nostre reazioni sono la prova dal fatto che siamo permalosi, scontrosi, fragili di nervi, inadatti a vivere tra la "gente normale" e in particolare ad avere rapporti con persone come lui, concludendo che, vista la nostra suscettibilità, dora in avanti si guarderà bene dallessere sincero con noi. Il Vampiro, insomma, ha un ricco repertorio di reazioni difensive. Ma la sua aggressività, il suo vittimismo, la sua superiorità, il suo sentimentalismo sono tutte imitazioni di sentimenti usate ad arte per evitare che il suo gioco vampirico venga scardinato; in realtà, lui non prova niente, come al solito. Talvolta, la reazione sarà quella della "confessione finale": lui è diventato così PER FORZA DI COSE; è diventato così perché la vita lo ha colpito duramente, insomma ha imparato a vivere, e chi impara a vivere impara anche a non farsi tanti scrupoli. Del resto come recita il seguito della sua Regola - Perché mai dovrei farmi tanti scrupoli quando nessuno si è mai fatto scrupoli con me? Qual è lo scopo della manipolazione? Questo lo conosce solo il manipolatore. Il punto nodale però non sta nel capire il perchè (il che non cambierebbe la situazione), ma come riconoscere se stanno tentando di manipolarci; ecco un semplice ma efficace elenco dei tratti tipici del manipolatore. (da "Les manipulateurs sont parmi nous" di Isabelle Nazare-Aga) Stanno tentando di manipolarti se chi hai di fronte: 1. Colpevolizza gli altri in nome del legame familiare, dell'amicizia, dell'amore, della coscienza professionale. 2. Riporta la sua responsabilità su degli altri, o si dimette dalle sue. 3. Non comunica chiaramente le sue richieste, i suoi bisogni, sentimenti e opinioni. 4. Risponde molto spesso in modo sfocato. 5. Cambia le sue opinioni, i suoi comportamenti, i suoi sentimenti a secondo delle persone o delle situazioni. 6. Invoca ragioni logiche per travestire le sue domande. 7. Fa credere agli altri che devono essere perfetti, che non devono mai cambiare opinione, che devono sapere tutto e rispondere subito alle domande e richieste. 8. Mette in dubbio le qualità, le competenze, la personalità degli altri: critica senza averne l'aria, svalorizza e giudica. 9. Fa fare i suoi messaggi da altrui. 10. Sparge la zizzania e crea sospetti, divide per meglio regnare. 11. Sa impostarsi da vittima affinchè lo si commiseri. 12. Ignora le richieste anche affermando di occuparsene. 13. Utilizza i principi morali altrui per appagare i suoi bisogni. 14. Minaccia in modo mascherato, o pratica il ricatto all'aperto. 15. Cambia addirittura soggetto nel bel mezzo di una conversazione. 16. Schiva o scappa dal colloquio, dalla riunione. 17. Punta sull'ignoranza altrui e fa credere nella sua superiorità. 18. Mente Se la persona che hai davanti ha una quindicina di queste caratteristiche ora sai con chi hai a che fare. Come uscire dalla morsa del vampiro relazionale? In taluni casi può davvero mancare la forza stessa di farlo e per ridurre la dipendenza dal legame "malato" può essere opportuno allontanarsi per recuperare un certo equilibrio, o comunque indipendenza e proprietà di giudizio. Quando si riesce a non farsi condizionare il vampirello si incenerisce come alla luce del sole. E cmq fate attenzione... Pill |
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DENTRO MARYLIN...
Lei è qua, falsità come, radioattività
Che mentre c'è da osare
Uccide lo spettacolo carnale
E l'anima brucia più di quanto illumini
Ma è un addestramento mentre attendo
Che io m'accorga che so respirare
Che sei il mio sovversivo
Mio sovversivo amore
NON c'è torto o ragione
E' il naturale processo di eliminazione
Forse se, forse se, porta ad esitare
Io vengo dall'errore, uno solo
Del tutto inadatto al volo
E anche se vedo il buio, così chiaramente
Io penso la bugia affascinante
E non mi accorgo che so respirare
Che sei il mio sovversivo
MIO sovversivo amore
Non c'è torto o ragione
E' il naturale processo di eliminazione
Lei è qua, lei è qua come, radioattività
Che mentre c'è da osare,
Uccide lo spettacolo carnale
Cinque pianeti, tutti nel tuo segno
Il fallimento è un grembo e io ti attendo
Mentre ti scordi che puoi respirare
Che sono il sovversivo
Tuo SOVVERSIVO amore
Non c'è torto o ragione
E' il NATURALE processo di ELIMINAZIONE...