Sud Est donna

Il posto fisso? E’ dei giovani stranieri e non degli italiani


La precarietà sembra solo sfiorare i giovani stranieri che sono inquadrati con contratti più stabili rispetto ai propri coetanei italiani, lavorano di più ma sono pagati di meno. Sono disposti a lavorare in orari più disagiati (specie di sera), svolgono mansioni non adeguate al proprio titolo di studio (sono cioè sottoinquadrati), sono in prevalenza operai, e se disoccupati trovano lavoro prima.
Photo: A. Sola, 1996Questi alcuni dei risultati di uno studio condotto dalla Fondazione Leone Moressa che ha confrontato la struttura occupazionale dei giovani stranieri con quelle dei giovani italiani in età compresa tra i 15 e i 30 anni nel primo semestre 2011.