Sud Est donna

Amaro in bocca


Fabrizio Gatti vincitore del premio giornalistico Ue nell’ambito della campagna “Sì alle diversità, no alle discriminazioni”.Lascia l'amaro in bocca la notizia di questo premio, almeno per noi che viviamo in Puglia e sappiamo degli sforzi della Giunta regionale guidata da Nichi Vendola a favore delle diversità e contro la discriminazione.Siamo stati i primi a pensare ad un Assessorato dedicato al Mediterraneo e alla Pace. I primi a darsi una legge organica di riasetto delle politiche socio-sanitarie, tra i primi a dotarsi di una legge di conciliazione dei tempi di vita e lavoro nel riconoscimento delle politiche di genere, eppure...A conferma che le leggi non bastano se non sono accompagnate da una profonda, partecipe e condivisa azione di crescita e rinnovamento culturale al passo con la complessità del vivere e convivere dell'oggi e del qui.
L'articolo vincente, “Io schiavo in Puglia”, scritto da Fabrizio Gatti e pubblicato sul settimanale L’Espresso racconta la vicenda di braccianti agricoli immigrati sottoposti a condizioni di lavoro che l'autore paragona alla schiavitù.Gatti si è finto lavoratore migrante e, con un'opera accurata di ricerca e uno stile narrativo vivace, ha illustrato “la difficile situazione dei cittadini europei di seconda classe che si trovano a subire gravi discriminazioni a causa della loro origine etnica”.Così si legge nella motivazione della giuria che lo ha premiato.