Sud Est donna

Test del DNA per gli immigrati in Francia


La riforma dell'immigrazione proposta dal ministro Bruno Hortefeux è legge.
Dopo il via libera della Camerai è arrivato anche quello del Senato francese: 282 sì e 235 no, con il voto contrario di Francois Bayrou e anche di quattro parlamentari dell'Ump (molti di più gli astenuti, 21) e il Nuovo Centro diviso. Sul provvedimento, che introduce il test del dna per i ricongiungimenti familiari, pende però il ricorso di costituzionalità presentato oggi dal socialisti e comunisti.Quella del test del dna è la modifica più controversa introdotta dalla nuova normativa. Si tratta di una "sperimentazione", la cui durata non potrà "superare i 18 mesi", che ha scatenato polemiche all'interno dello stesso governo conservatore francese.Il paragrafo sul Dna, la cui versione finale è un compromesso al ribasso raggiunto in sede di commissione paritetica, prevede che il test Dna venga effettuato su richiesta del richiedente asilo, ma a spese dello stato e sotto controllo di un'autorità giudiziaria; l'analisi inoltre riguarda esclusivamente la verifica del rapporto di filiazione con la madre, non con il padre, per evitare in sede di test rivelazioni inaspettate al padre. (???!!!)La legge prevede inoltre che gli aspiranti al ricongiungimento familiare debbano sottoporsi anche ad una valutazione del loro "grado di conoscenza della lingua e dei valori della repubblica" francesi. In caso di bisogno, il cittadino straniero potrà beneficiare, nel suo Paese di residenza, di un corso di formazione di quindici giorni. (???!!!)Il provvedimento approvato dal Parlamento vieta inoltre ai clandestini di soggiornare in centri d'accoglienza di emergenza e prevede un fondo di garanzia economica per gli immigrati che si ricongiungono a familiari residenti in Francia.Secondo un sondaggio del Csa, il 49% dei francesi si dice favorevole al test, contrario il 43%.Fonte: Stranieriinitalia
Intanto la Commissione Europea ha adottato due proposte legislative nel settore della migrazione economica.La prima è una proposta di direttiva quadro sull'ammissione di immigrati altamente qualificati nell'Unione europea, con la quale viene istituita la Carta blu Ue.La seconda è una proposta di direttiva che stabilisce una procedura unica di domanda per il rilascio di un permesso unico di soggiorno e di lavoro e un insieme comune di diritti per i lavoratori di paesi terzi che soggiornano legalmente in uno Stato membro. >>>