Sud Est donna

Indicare non basta


La legge sugli incentivi alle aziende che assumono donne non si applica alla Calabria, che pure ha un tasso di occupazione femminile al 31 per cento. Un caso che deve servire da monito per il futuro. Se gli indicatori utilizzati per ripartire gli stanziamenti per le politiche sociali e del lavoro si basano solo sulla disoccupazione, in alcune fasi potrebbero essere penalizzati proprio i segmenti più deboli sul mercato del lavoro. Costruire o individuare l'indicatore adeguato a misurare un fenomeno è difficile, ancora più complesso è costruirne uno sensibile al genere. (Linda Laura Sabbatini su La Voce.info)
Mary Jo Bowers L’Italia è un paese che per le donne presenta ancora barriere elevate all’accesso al lavoro. Particolarmente critica è la situazione del Mezzogiorno. Qui i tassi di occupazione femminili superano di poco il 30 per cento, un’incidenza pari a circa la metà di quella degli uomini residenti in queste stesse regioni. Peraltro, i tassi di occupazione italiani riflettono i vincoli dettati dal ruolo ricoperto dalle donne all’interno della famiglia: si passa dall’83,8 per cento per le single da 35 a 44 anni al 56,4 per cento e delle donne in coppia con figli, fino al 38,8 per cento delle donne in coppia con tre figli o più. continua>>>