Sono quasi due anni che vado da un analista.Da qualche mese non riesco piu' nemmeno a parlargli.Quando torno a casa mi dispero. Disperazione . Disperazione. Disperazione.In camera da letto ho lasciato la pattumiera così. da qualche mese non la svuoto.Credo che quando sarò riuscita a svuotarla potrò riprendere a parlargli. o forse quando riprenderò a parlargli potrò svuotare la pattumiera.Ho girato per la casa ed ho raccolto tutti i fazzolettini di carta delle mie stagioni.Non mi riesce buttare via le lacrime che ci ho versato. Non tanto perchè sono mie.Tra le lenzuola, tra i fazzoletti. Tra le pareti tra le pagine dei libri che questi mesi sono state aperte viste usate. Tra questi oggetti che sostano nelle mie giornate si è posata la sua impronta, il suo sudore, le sue lacrime.In alcuni momenti si è mescolato con il mio.Ed io non vorrei buttare via le lacrime di quell'uomo che nella mia vita è stato chi della mia vita ha saputo dare un senso.Mi dice il mo analista come stai? Cosa provi?ma io non ho emozioni. Ho immagini. E per rispondere alla sua domanda dovrei parlargli della mia pattumiera.