Latte di nuvole

Post N° 82


... .. [sèguito]Sabato, 23 aprile ore 7.30Dopo la sveglia con caffè fumante abbiamo cominciato a preparare le valigie. Mio cugino mi ha mostrato con malcelato orgoglio di aver provveduto a organizzarsi per consumare degli spuntini durante il viaggio o le visite che avremmo fatto sventolando sotto il mio naso pagnottelle del Mulino Bianco, salumi e formaggi a fette in buste sottovuoto e bottigliette di acqua minerale che ha riposto con cura in uno zainetto. Alfredo procedeva con la calma del sofista e la previdenza dell'accorto immaginando diverse circostanze che avrebbero potuto verificarsi nella nostra gita. Così per ragioni diverse hanno trovato posto nelle sue valigie anche rotoloni Regina, aspirine e colluttori, un coltellino da boy scout e un binocolo (???). Ho guardato, registrato ma non ho chiesto lumi. Alla fine (ore 9.30) siamo riusciti a partire. Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci. Il progetto concordato durante i preparativi prevedeva di arrivare entro ora di pranzo a Siena, trovare una comoda sistemazione e iniziare la visita della città. Cominciamo invece con il traffico e l'incolonnamento sul raccordo anulare di Roma e poi i rallentamenti in autostrada. Non ci crederete! Ma non siamo gli unici "on the road". Il primo colpo di scena si è verificato verso le 11.00 quando -ancora dovevamo imboccare l'autostrada- mio cugino ha ricevuto una telefonata da suo figlio. Con tono piuttosto concitato il "pargolo" lo ha messo al corrente che avevamo dimenticato una valigia. Quella in cui Alfredo aveva messo tutti i suoi vestiti di ricambio, pigiama, scarpe .. ecc .. ecc!Altro che Colombo e Vespucci. Totò e Peppino erano ufficialmente in vacanza. E comunque il binocolo non era stato dimenticato! Data l'ora e il ritardo sui tempi previsti abbiamo deciso di sostare a Chianciano per nutrirci di pagnottelle, speck, mortadella ed emmenthal. Poi abbiamo proseguito con perseveranza fino a Siena dove siamo giunti nel primo pomeriggio. Intanto che cercavamo parcheggio abbiamo provato a prendere una camera chiedendo a un paio di alberghi che si affacciavano sulla strada. Ma niente. Abbiamo trascurato questa che si rivelerà un spia di allarme e ci siamo inoltrati pe' le vie della città. Abbiamo seguito le indicazioni per Piazza del Campo e ci siamo lasciati affascinare dal Cuore di Siena. Abbiamo e ci hanno scattato delle foto. Passeggiato finchè non ci siamo imbattuti in un Ufficio Turistico. Dove si è consumato il secondo colpo di scena allorchè abbiamo appreso che non c'erano più stanze libere e che la città era sotto assedio dei turisti più o meno come Custer al Little Big Horn. A quel punto potevamo scegliere se continuare la nostra visita e rischiare di dormire in un sacco a pelo in Piazza del Campo o andare via alla disperata ricerca di un alloggio. Gli scenari ipotizzati da mio cugino non avevano previsto i sacchi a pelo e quindi abbiamo deciso di lasciarci Siena alle spalle per dirigerci verso sud alla ricerca della Dimora Perduta. In due ore di ricerca abbiamo setacciato pensioni, alberghi e agriturismi inoltrandoci tra strade non asfaltate in mezzo a colline di prati verdissimi. Il tutto senza successo. Abbiamo deciso allora di utilizzare il piano di emergenza. Ripiegare in buon ordine fino a Chianciano confidando nell'elevato numero di strutture alberghiere. E nel paese delle Terme abbiamo trovato una camera doppia in una pensione economica dove siamo stati tra l'altro gli unici ospiti. Un mondo, in quel momento, avulso dal turismo. A cena una bottiglia di Chianti ci ha aiutato a dimenticare le fatiche della giornata e prima di andare a nanna mi sono sentito telefonicamente con una delle mie blogger preferite, incuriosito da quello che avevo letto in un suo post letto la sera precedente. La stanza dove dovevamo dormire era piuttosto freddina e al cugino offro il mio maglione di ricambio come pigiama. Mi è sembrato cortese chiedergli anche se, giusto prima di entrare tra le lenzuola, aveva voglia di dare un'occhiata a Chianciano (by night) dalla finestra col binocolo. E mi è sembrato scortese da parte sua mandarmi a quel paese in modo piuttosto vivace. Abbiamo messo la sveglia alle 7.00 e abbiamo covato propositi bellicosi per l'indomani .. [seguirà]