Latte di nuvole

Post N° 188


Al PalaDelMauro...Alla fine è stata salvezza ma solo dopo un'enorme sofferenza e un po' di amarezza.Per l'incontro casalingo dell'ultima giornata del campionato di basket 2007, decisivo per decidere le sorti sportive dell'Air Avellino, la società di Galleria Giordano, ha adottato una politica di prezzi tale da invogliare l'afflusso del pubblico delle grandi occasioni.Nel Palazzo dello Sport vicino al tutto esaurito, la compagine biancoverde ha affrontato l'Angelico Biella, squadra solida e talentuosa, impegnata nella conquista dei play-off.La partita ha però assunto da subito i connotati dell'incubo.Irriconoscibili quasi tutti i giocatori di Avellino, troppo molli sulle gambe, incapaci di difendere e imprecisi al tiro come già era successo in settimana a Roma, per impensierire i motivatissimi giocatori piemontesi. Il tipico caso della squadra che, ormai logorata dallo svolgimento della stagione, è giunta alla frutta.L'encefalogramma dell'Air è stato piatto per tutto il match. Nessun sussulto, nonostante il tentativo di "respirazione bocca a bocca" proveniente dal tifo indefesso delle curve e della tribuna per quasi tre quarti gara.Il risultato finale, impietoso nel punteggio, ben rende l'idea di quella che è stata una gara mai veramente giocata A questo punto, incapace di governare il proprio destino, l'Avellino, e noi tifosi, abbiamo dovuto aspettare che si concludessero gli altri due incontri che vedevano protagonisti le altre squadre in lotta per la salvezza.La sconfitta di Reggio Emilia a Capo d'Orlando ha decretato la retrocessione della squadra emiliana e l'esultanza del popolo biancoverde, che non ha risparmiato fischi finali ai suoi giocatori ai quali, più di un tifoso, ha chiesto di non uscire dagli spogliatoi per festeggiare.Non so se sia stato un atteggiamento giusto o meno. L'insofferenza dei fans è comprensibile. Però credo che, alla fine, la nostra società e ognuno di noi debba riconoscere e consegnare allo sport il suo giusto spazio. Una retrocessione, un "dramma sportivo", non può essere un dramma della vita. I problemi, purtroppo, sono ben altri.Stasera ho sofferto, ho atteso e poi ho gioito.Ma con una punta di amarezza.