Latte di nuvole

Post N° 232


....Donne Sopra - Nancy Friday"Siamo rancorose perché un uomo può avere una splendida avventura di una notte, e al mattino schizzare giù dal letto, fresco e ricaricato, più indipendente che mai: e perché, grazie alla notte di sesso passata insieme, la sua giornata di lavoro sarà ottima.Anche a noi è piaciuto stare insieme, ma al mattino siamo riluttanti a sfilarci da quelle lenzuola e stiamo lì, in attesa che lui la smetta di andare avanti e indietro per la stanza fischiettando, e ci si avvicini, per accarazzerci, per ristabilire il contatto.Vorremmo ci ripetesse ciò che diceva la sera prima, e promettesse che ci vedremo ancora.In ufficio non ci aspetta una giornata produttiva; anzi, siamo meno concentrate del solito, tese a captare il telefono, ansiose di risentire la sua voce, e le parole “quando” e “dove”.Altro che ricaricate da una notte di sesso: ne usciamo fiacche, come se in quel letto avessimo lasciato una parte di noi.Gli uomini non sono più crudeli delle donne.Solo che affrontano il sesso e l’amore da un altro punto di vista.Poniamo che lui aspetti quattro giorni prima di richiamare: non perché quella notte sia stata una notte qualsiasi, come tutte le altre, ma proprio perché è stata davvero speciale.Ha bisogno di recuperare il suo senso di indipendenza, di separazione, e non perché non ci vuole/ama, ma proprio perché è arrivato a sfiorare quei sentimenti.Gli uomini tendono a esagerare nel ruolo di cowboy solitario, perché le donne esagerano nel ruolo sentimentale di sirene desiderose solo di abbracci avvolgenti.O almeno così pensano loro.Chi non ambisce alla trascendenza di un sesso meraviglioso?Chi non vorrebbe godere di un travolgente smarrimento di sé nell’altro, della perdita di quel ferreo controllo che ci si impone per vivere?È un desiderio umano comune a entrambi i sessi.Ma solo chi è dotato di una forte identità può riemergere per intero e staccarsi dall’incanto della trascendenza.Per molte donne non è questione di scelta.Non si riesce a raffiorare dal pozzo profondo della fusione.Come se non avessimo mai abbandonato quella dolce tana.Lui se ne va, ma noi indugiamo nell’estasi."