Latte di nuvole

Post N° 121


....[segue]La sera successiva ritrovai Sweetlisa e trascorremmo altre piacevoli ore a parlare di noi. Si mostrò sinceramente preoccupata quando l’informai che mio padre era in clinica a causa di un brutto infarto e fu contenta, in seguito, quando seppe che era stato dimesso. I nostri appuntamenti virtuali si susseguirono quasi quotidianamente per due settimane. Mi disse che aveva cominciato la cura per la sua malattia ma poi non ne parlò più. I suoi discorsi erano sempre carichi di ottimismo, di voglia di vivere e di costruire. Sembrava avere un carattere di ferro.Poi per un bel po’ di tempo non riuscii più ad incontrarla.Mi connettevo ogni sera all'ora dei precedenti appuntamenti ma non trovavo più nella lista degli utenti la “DolceLisa” (ma Lisa non era il suo nome). Fui preoccupato lo ammetto. Un po' agitato anche. Le mandai per email una poesia e le chiesi se andasse tutto bene. Le diedi il mio numero di cellulare per potermi telefonare se avesse avuto voglia di parlare. Mi rispose poco prima di Natale per chiedermi dei suggerimenti per i regali da fare agli amici e tranquillizzarmi sul suo stato di salute. Aveva avuto il pc guasto e, di conseguenza, non aveva potuto collegarsi. Inoltre la madre non si era sentita bene (anche lei, mi scrisse in quell’occasione, aveva una malattia che non era esattamente un raffreddore) e la sera, dopo il lavoro, toccava a lei badare alle faccende di casa. Tuttavia trovò il tempo per un altro appuntamento in chat. Mi sembrò la solita Sweetlisa. Impegnata, affaticata ma grintosa e .. felicissima perché aveva colto un’occasione che le aveva permesso di acquistare una casa a Roma tutta sua. Fui contento della notizia (più che altro per la sua gioia) ma non potei fare a meno di riflettere sul valore economico di un simile investimento e di considerarlo strano, poco opportuno direi, alla luce delle sue condizioni mediche che, immaginavo, avrebbero potuto richiedere a breve il sostenimento di spese importanti.Dopo quella sera le ho inviato altre mail ma non ho più ottenuto risposta. Solo con una laconica risposta a febbraio mi fece sapere di essere svenuta a lavoro e di essere stata molto male per qualche giorno. Non le ho mai chiesto il numero di telefono perché lei aveva il mio se avesse voluto contattarmi. Nei mesi successivi il mio indirizzo di posta elettronica fu soppresso e persi memoria della sua mail e più improvvisamente anche del suo nome reale (per capire come sia possibile un evento del genere leggete “It” di Stephen King).Non so chi sia Sweetlisa. Non so bene chi sia stata. Probabilmente non l’ho mai saputo. L'immagine è quella di uno schermo su cui scorrono delle scritte. Verità .. Fantasie. Poi le scritte scompaiono. E di tutto rimane solo un "effetto neve".