Chuva de verão

Parlare nel silenzio


E' così tanto che non ti scrivo, che non parlo di noi. Ma quale noi? C'è stato un noi? Forse c'è stato un io con te. Non lo so, è ancora presto per dare un nome a questo "amore" recluso in noi. Oggi sei venuto a trovarmi, con mio grande stupore. Ti sei seduto nel mio ufficio, stranamente non avevi fretta. Io continuavo il mio lavoro al pc come se la tua presenza mi fosse indifferente anche se parlavamo della riunione che avevi appena finito. Tu guardavi in giro, anche tu fingevi che la mia presenza ti fosse indifferente. Pensavo dentro di me che siamo due stupidi, che il tempo per amarci è qui ed è ora e non è poi così lungo. Il cuore mi esplodeva nel petto come fuochi d'artificio uno dopo l'altro. Sentivo i battivi gridare dentro di me "Facci uscire, lasciaci correre sulle sue labbra!".E io mi ripetevo che dovevo stare calma e fare come se non stesse accadendo nulla. Quando poi te ne stavi per andare, ogni discorso era buono per trattenerci, nessuno dei due voleva che quei momenti finissero, forse io desideravo più di te che il tempo si fermasse. Nel salutarci i nostri sguardi gridavano l'uno all'altro "Aspetta, non andartene, resta ancora con me." Ci sono stati brevi attimi di silenzio in cui le nostre anime si sono dette tutto quello che c'era da dire: io ti amo ancora L. Io ti amo sempre.