suni à paris

Quella maledetta domenica...


Ragazzi, che SBRONZA clamorosa.Se avessi almeno un minimo di decenza mi vergognerei molto ma attualmente non è pervenuta, per cui non starò a investire tempo in pentimementi.Complessivamente è stato anche molto divertente, mi sono intrattenuta in piacevoli conversazioni con un quantitavo di persone abbastanza impressionante e tutte cose, direi insomma che ero piuttosto spumeggiante. Questo almeno finchè non ho superato la soglia della semincoscienza alcolica e presumibilmente distrutto una preziosissima amicizia in cambio di tanta meravigliosa aria fritta.Sono un genio del male.Dopodichè credo di essere colassata su un divano giusto una mezz’ora prima dell’apertura della metro ed ora eccomi qui. Completamente disfatta, pallida come Casper, con la testa che pulsa a un ritmo electrohouse piuttosto inquietante, gli occhi che si mantengono a malapena aperti e lo stomaco che implora pietà.Ogni tanto dovrei tenere la bocca chiusa, solo qualche volta. Oppure scegliere il momento giusto in cui stordirmi tanto da parlare a ruota libera –e non era decisamente questo, il momento giusto.Comunque ora sono qui che mi ripeto che forse in fondo va bene così, è una persona problematica, mi stava rendendo isterica, ha gravi disturbi emotivi e dopotutto visto che già io ultimamente non sono proprio la campionessa del mondo di equilibrio e stabilità è meglio che non mi circondi di gente simile.Non funziona molto bene. Un amico è un amico, no? Non ce ne si libera solo col pensiero. Io sarò anche una testa di cazzo –posso fornire prove inconfutabili- ma l’amicizia non si tocca. Per cui immagino ingoierò la vergogna e fingerò di non avere la più pallida idea di cosa posso aver detto ieri sera. Non ci crederà, ma non potrà mai dimostrare che mento.A proposito di dimostrare, per provare se mai ce ne fosse bisogno –io non ne sentivo la necessità- che la vita ha uno strano senso dell’umorismo, in casa mia quest’oggi c’è una merenda di famiglia dei miei coinquilini e i genitori a pranzo. Sì. E’ reale. Sento gente che parla e presto arriveranno dei maledetti bambini.No, ma dico io…