suni à paris

MALATA E CAZZATE... - parte prima


Tossisco, fischio dal naso, inzuppo kleenex e non respiro. Me-ra-vi-glio-so.E’ venuta a trovarmi mia cugina da Nizza. E’ arrivata venerdì sera e io ovviamente sabato mattina ero già una cacchetta con il cucchiaio dello sciroppo incorporato alla mano.Oggi c’è il sole e la giornata si prospetta divina. Il cielo è straordinariamente blu e darei non so che cosa per portare Emilie al Bois de Boulogne o anche solo alla Butte Chaumont, a fare due passi nel parco. Invece sono qua chiusa in camera con due sciarpe, il golfone e una narice che, lo giuro, cigola. La sinistra. Fa gneek ogni volta che respiro, la stronza.Ho troppi ospiti in casa. Simon e Cotie hanno per il weekend la bellezza di tre persone e che posso dire, lo so che è antipatico ma quando sono malata non mi sento molto ospitale e bendisposta nei confronti del mondo. Anche perché bivaccano in cucina e io non riesco nemmeno a prepararmi i pasti decentemente. Ieri sera però abbiamo cenato tutti insieme, è venuta anche Marta, eravamo in nove ed è stato molto divertente, tutti pigiati intorno al tavolo.Domani saremo di nuovo meravigliosamente quattro.A Emilie non è mai piaciuta Parigi, nonostante ci sia venuta qualche altra volta... Le sono bastate due passeggiate in mia compagnia –e anche due passeggiate piccole visto che stavo una pezza da scarpe- e l’ha adorata. In questa città dovrebbero pagarmi per il modo in cui li faccio apparire alla gente. E’ che Parigi è così varia e diversificata che ognuno può trovarci un angolino o un quartiere che sia meraviglioso per lui. E’ una cosa che varia da persona a persona, ovviamente, ma il bello sta nell’indovinare il punto esatto che per tale persona o tal’altra risulterebbe proprio speciale, con quel pizzico in più, affascinante. Insomma, tra la Butte Tocaille –dove tutto è piccolo e grazioso e quasi paesano- e Belleville –case cadenti e colorate, anche sporche, profumo di posti lontani- e La Dèfense –palazzoni ipertecnologici, e a parer mio iperbrutti- e il Marais –viuzze belle epoque con boutiques colorate e palazzi bohemiens- tra tutti questi luoghi e tantissimi altri ci sono tante di quelle differenze che a volte esci dalla metro e ti chiedi se per caso non sei finito non solo in un’altra città ma anche in un altro stato rispetto al punto in cui ti trovavi un quarto d’ora prima.Con mia cugina avrei anche potuto fare di meglio, ma non avevo proprio voglia di fare il giro dell’oca perché faccio un po’ fatica a stare in piedi e camminare a lungo.Tra l’altro venerdì sera era con un tizio che è una specie di suo fidanzato. L’ha portata a casa verso l’una di notte e-.No. Per capire questo bisognerebbe conoscere i personaggi in questione.Vediamo.......Sarà una cosa lunga.Dedichiamole un capitolo a sè.