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Venerdì i ragazzi del rugby sfidano l'Irlanda

Post n°58 pubblicato il 22 Agosto 2007 da sunny23_2007

Contro l’Irlanda l’Italrugby recupera Masi e Pez
BELFAST — Sbarcata al «George Best» City Airport di Belfast dopo il successo di Saint Vincent sul Giappone, la nazionale italiana Rugby si è rimessa immediatamente al lavoro. Ai Mondiali di Francia 2007 mancano appena diciotto giorni, e diciannove giorni separano gli uomini di Pierre Berbizier dall'esordio di Marsiglia (Stade Velodrome, 8 settembre) contro gli All Blacks neozelandesi. Prima, però, c'è da disputare il secondo ed ultimo match di preparazione alla rassegna iridata: venerdì sera il Ravenhill Park di Belfast (ore 19.45 locali, 20.45 in Italia, diretta tv La7 e Sky Sport 2) ospiterà la sfida tra gli azzurri e l'Irlanda, padrona di casa orfana del suo capitano Brian O’Driscoll, colpito duro la settimana scorsa in una partita di allenamento contro i francesi del Bayonne. Nella prima giornata di Bortolami e compagni nella capitale dell'Ulster hanno lavorato a parte il mediano d'apertura Ramiro Pez ed il trequarti Andrea Masi, entrambi ancora doloranti per una serie di contusioni subite a Saint Vincent contro i nipponici: dovrebbero essere recuperati per il match di venerdì. Pienamente recuperato il flanker Alessandro Zanni, non destano preoccupazioni nemmeno le condizioni di Gonzalo Canale.

 
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Un blog di: sunny23_2007
Data di creazione: 11/04/2007
 
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LE DIEUX

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Sofia Boutella è francese, per l'esattezza di Parigi. Portentosa ballerina Hip Hop, è nota al grande pubblico per lo spot di 60' di Nike Women 2005 totalmente dedicato a lei.
In pochi secondi, Sofia ipnotizza il mondo intero con le sue grandi capacità. Stylosissima!Ebbene si, Sofia è stata scelta da Madonna per il video e il tour promo di "Hung Up" e "Sorry
"

 

       immagine                                                                                                                                                                  Chi pratica la "vivisezione" preferisce usare il termine, più blando, di "sperimentazione animale", ma qualsiasi termine si usi, gli esperimenti sugli animali sono SEMPRE cruenti, la sofferenza e la violenza sono sempre presenti. Da un punto di vista etico non può esserci alcuna giustificazione a questo massacro legalizzato. Chi sostiene la vivisezione, per porre in difficoltà l'avversario, che accusa di "sentimentalismo" nei confronti degli animali, non trova di meglio che far leva, lui stesso, sul sentimentalismo e sulle emozioni, ma di verso opposto, quelle dettate dall'egoismo, dal "morte tua, vita mia". Chiedono dunque: "Preferite salvare un topo o un bambino?" Ma è qui che sbagliano: perchè noi vogliamo salvare sia il topo che il bambino, perchè non bisogna mai mettersi nelle condizioni di dover scegliere tra due mali. Al di là delle considerazioni scientifiche, secondo cui con la vivisezione non si salva nè l'uno nè l'altro, ocorre capire che una scienza che faccia sua la massima "il fine giustifica i mezzi" è una scienza malata, che potrà cosi' giustificare qualsiasi atrocità, sia sugli animali non umani che sull'uomo, pur di trovare un fine abbastanza elevato per il quale abbassarsi a mezzi meschini. Citiamo una frase, molto nota e molto vera, di un filosofo, Jeremy Bentham: Il problema non è "possono ragionare?", nè "possono parlare?", ma "possono soffrire?" Perchè, possiamo aggiungere, se anche un essere umano fosse sottoposto a quelle torture, non è certo il suo saper parlare o il suo saper risolvere equazioni differenziali, nè il suo quoziente di intelligenza a farlo soffrire di più, o di meno. Einstein o un cerebroleso soffrirebbero allo stesso modo. E allo stesso modo soffrono gli animali, e chi è colpevole di queste sofferenze commette un orrendo crimine, in qualsiasi modo voglia giustificarsi, davanti agli altri o di fronte alla sua coscienza, sia che lo faccia credendo di "far del bene all'umanità" sia che lo faccia (come molto spesso avviene) solo per motivi di carriera e di prestigio.

 
 

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