Sunrise on the world

Giornata al parco


Il parco giochi pieno di gente, bimbi piccoli e grandi urlavano felici bagnati dai caldi raggi del sole. Le corse a rompicollo lungo i prati, rischiando di cadere e farsi male. Sbucciature alle ginocchia, un dovere ed un onore mostrarle ridendo orgogliosi ai propri compagni di giochi. Non importa se qualche minuto prima si piangeva dal dolore tra le braccia della mamma o della nonna.Un bacio sulla ferita era l'arma segreta che leniva qualsiasi male e l'acqua fresca della fontanella era meglio di tutte le pomate.Come era bello correre indisturbati per il parco, credendo di poter fare ogni cosa, immaginando di raggiungere la vetta della montagna più alta o di affrontare invisibili e straordinarie avventure.Sdraiarsi esausti sull'erba fresca e profumata, senza doversi preoccupare se si sporcavano i vestiti e se una volta arrivati a casa i genitori ti sgridavano per le macchie di terra che decoravano i tuo abiti.Quanti ricordi si portano dentro le persone, ricordi che molto spesso credono di non possedere più ma che tornano alla mente più nitidi che mai.Ancora adesso quando passava davanti al parchetto tornando dal lavoro si attardava sull'altalena, la sua preferita. E mentre dondolava avanti ed indietro i suoi pensieri si muovevano ondeggiando al ritmo del gioco accompagnati dal leggero ed amichevole cigolio del metallo delle catene dell'altalena.Dopo un pomeriggio passato con la mia compare Anya al parco vicino alla nostra vecchia scuola superiore mi è venuta in mente questa istantanea. Quel giorno abbiamo visto i bambini dei condomini vicini giocare sotto il sole, controllati a vista da papà, mamme o nonni. Alla fine Anya ed io ci siamo messe a ricordare le nostre infanzie, le gioie ed i dolori. Ciò che leggete qui, come già detto, è il risultato della nostra chiacchierata.Buona serata!