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Post n°270 pubblicato il 22 Settembre 2010 da sunshine1628
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Post n°269 pubblicato il 12 Febbraio 2010 da sunshine1628
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Post n°267 pubblicato il 21 Marzo 2009 da sunshine1628
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Post n°256 pubblicato il 07 Novembre 2008 da sunshine1628
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Post n°243 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da sunshine1628
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Post n°204 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da sunshine1628
Ti avrei voluto piccolo (A. Roncato) |
Post n°203 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da sunshine1628
Spesso abbiamo la sensazione di sentirci osservati (A. Roncato) |
Post n°201 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da sunshine1628
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Post n°162 pubblicato il 13 Settembre 2008 da sunshine1628
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Post n°156 pubblicato il 07 Settembre 2008 da sunshine1628
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Post n°109 pubblicato il 21 Luglio 2008 da sunshine1628
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, (Maria Teresa di Calcutta) |
Post n°108 pubblicato il 21 Luglio 2008 da sunshine1628
Dai il meglio di te... (Maria Teresa di Calcutta) |
Post n°91 pubblicato il 24 Giugno 2008 da sunshine1628
Preghiera di K. Gibran Dammi il supremo coraggio dell'amore, questa è la mia preghiera, coraggio di parlare, di agire, di soffrire di lasciare tutte le cose, o di essere lasciato solo. Temperami con incarichi rischiosi, onorami con il dolore, e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò. Dammi la suprema certezza nell'amore, e dell'amore, questa è la mia preghiera, la certezza che appartiene alla vita nella morte, alla vittoria nella sconfitta, alla potenza nascosta nella più fragile bellezza, a quella dignità nel dolore, che accetta l'offesa, ma disdegna di ripagarla con l'offesa. Dammi la forza di Amare sempre e ad ogni costo.
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Post n°80 pubblicato il 18 Giugno 2008 da sunshine1628
Chi impara, ma non pensa, è perduto. Chi pensa, ma non impara, è in pericolo. Quando la coscienza non avverte niente di sbagliato, che c'è da sentirsi inquieti, che c'è da temere? Allontanarsi dal mondo, restare sconosciuti e non avere rimpianti: a questo può arrivare solo l'uomo superiore. La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta. Io sento e dimentico. Io vedo e ricordo. Io faccio e capisco. Non c'è uomo che non possa bere o mangiare ma, sono in pochi in grado di capire che cosa abbia sapore. |
Post n°68 pubblicato il 23 Maggio 2008 da sunshine1628
Non mi interessa cosa fai per vivere, voglio sapere per |
AREA PERSONALE
JOHN DONNE
Come un lampo o un bagliore di candela
i tuoi occhi, non già il rumore, mi destarono.
Così (poichè tu ami il vero)
io ti credetti sulle prime un angelo.
Ma quando vidi che mi vedevi in cuore,
che conoscevi i miei pensieri meglio di un angelo,
quando interpretasti il sogno, sapendo
che la troppa gioia mi avrebbe destato
e venisti, devo confessare
che sarebbe stato sacrilegio crederti altro da te.
Il venire, il restare ti rivelò: tu sola.
Ma ora che ti allontani
dubito che tu non sia più tu.
Debole quell'amore di cui più forte è la paura,
e non è tutto spirito limpido e valoroso
se è misto di timore, di pudore, di onore.
Forse, come le torce
sono prima accese e poi spente, così tu fai con me.
Venisti per accendermi, vai per venire. E io
sognerò nuovamente
quella speranza, ma per non morire.
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RUBATO.......
ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore,
ci sono giorni pieni di lacrime;
ma poi ci sono giorni pieni d'amore
che ci danno il coraggio di andare avanti
per tutti gli altri giorni.
I MIEI BLOG AMICI
QUANDO FINISCE UN AMORE
C'era un innamorato che amava senza speranza. Si ritirò del tutto nella propria anima e gli parve che il fuoco d'amore l'avrebbe consumato. Perdette il mondo, non vedeva più il cielo azzurro e il verde bosco, il torrente per lui non frusciava, l'arpa per lui non suonava, tutto era sprofondato e lui era caduto in miseria. Ma il suo amore cresceva e lui avrebbe preferito morire e rovinarsi piuttosto che rinunciare al possesso della bella donna che amava. Sentì allora che il suo amore avrebbe bruciato in lui ogni altra cosa, e l'amore divenne potente e tirò e tirò, e la bella donna dovette obbedire, venne, e lui era lì a braccia aperte per attirarla a sé. Ma quando gli fu davanti si era del tutto trasformata, e con un brivido egli sentì che aveva attirato a sé tutto il mondo perduto. Era davanti a lui e gli si arrendeva, cielo e bosco e torrente, tutto gli veniva in contro in nuovi colori, fresco e splendido, gli apparteneva, parlava il suo linguaggio. E invece di conquistare soltanto una donna egli aveva tra le braccia il mondo intero, e ogni stella del cielo ardeva in lui e scintillava voluttà nella sua anima. – Aveva amato e amando aveva trovato se stesso. Ma i più amano per perdersi " (Hermann Hesse)