Coniglio mannaro

Post N° 131


fino al 4.XI.2007A bon droytAosta, Museo ArcheologicoI cavalieri e le armi, più che le donne e gli amori. In una bella esposizione che evoca il lato poetico e leggendario della guerra. Senza tuttavia dimenticarne il volto truce...di ELENA PERCIVALDI pubblicato mercoledì 10 ottobre 2007Strumenti atti a offendere, anzi a uccidere. Ma anche oggetti di grande valore estetico e dal forte significato simbolico, emblema di morte ma anche di forza e potenza virile, che si esplica ad esempio nella ben poco mascherata forma fallica. A usarla nella storia sono stati in molti. I santi guerrieri -Giorgio e l’arcangelo Michele in primis- che la sguainarono per sconfiggere nientemeno che il diavolo. I cavalieri, che la usavano per fare la guerra ma anche come status symbol. Gli uomini liberi, che se la portavano dietro come nel Far West le Colt perché, si sa, la sicurezza non è mai troppa. E persino le donne, come le terribili Amazzoni, la regina celtica Boudicca-Boadicea, Matilde di Canossa condottiera di eserciti, Giovanna D’Arco salvatrice della patria francese...LEGGI TUTTA LA MIA RECENSIONE SU EXIBART:http://www.exibart.com/notizia.asp/IDNotizia/21063/IDCategoria/56