Coniglio mannaro

Post N° 172


Presentato il Cartellone 2008-2009La Scala (in attivo) apre al barocco e ritrova la tradizioneSi parte col Don Carlo di Verdi, si prosegue con Händel e Monteverdi. Quattro le nuove produzioni, mentre torna l’Aida-blockbuster  del duo Chailly-Zeffirelli. In tutto, 283 recite comprese le tournéedi Elena PercivaldiQuattordici opere di cui 8  dell’Otto e 4 del Novecento, 7 di autori italiani e  ben 4 nuove  produzioni nostrane per un totale di 283 alzate di sipario tra recite e tournée. Ecco i numeri della stagione 2008-2009 del Teatro la Scala di  Milano, presentata ieri da uno  Stéphane Lissner a raggiante insieme al sindaco Letizia Moratti, che ha proclamato un bilancio in attivo  (1 milione e 200 mila euro) per il terzo anno consecutivo e un accordo con Abu Dhabi che avrà «un effetto di ritorno sulla città di Milano molto forte».LARGO AI GIOVANIIl  sovrintendente scaligero, che ha smentito le voci di un suo prossimo trasferimento a Berlino («ho detto che resterò a Milano almeno fino al 2013, anche se sarà il cda a decidere»), ha annunciato il cartellone dicendosi soddisfatto del programma svolto in questi primi tre anni e intenzionato ad andare avanti nel progetto di «ridefinizione dell’identtità della Scala nel futuro». Un cartellone che, per la prima volta, anticiperà l’apertura  di Sant’Ambrogio con un’anteprima dedicata ai  giovani i quali, il 4 dicembre, potranno assistere pagando solo 10 euro alla rappresentazione del Don Carlo di Verdi diretto da Daniele Gatti che il 7 inaugurerà la stagione.   Il programma, se non ammicca come gli anni scorsi al contemporaneo, apre però finalmente al barocco con due nuovi allestimenti:  l’Alcina di Händel  affidata a Giovanni Antonini e l’Orfeo di Monteverdi  diretto da Rinaldo Alessandrini, che aprirà la trilogia di opere del genio cremonese da rappresentare nei prossimi tre anni.  NOVECENTO E DINTORNIContinua la riscoperta di Janácek, di cui si propone L’affare Markopulos (sul podio Marko Letonja), mentre A Midsummer night’s Dream diretto da Andrew Davis apre un ciclo tutto dedicato a Britten.  Novecento di classe anche con Stravinskij, di cui si propone un  The rake’s progress diretto da David Robertson tutto nuovo, e con Assassinio nella cattedrale di Ildebrando Pizzetti (sul podio Renato Renzetti). Tre invece le riproposte, che coincidono con le tre inaugurazioni del ciclo Lissner: l’Idomeneo di Mozart (affidato però al coreano Myung- Whun Chung), il blockbuster verdiano Aida della coppia Zeffirelli-Chailly, e lo strepitoso Tristan und Isolde di Wagner  diretto da Barenboim, fresco vincitore del Premio Abbiati.  Tra i classici,  tornano I Due Foscari di Verdi (con Carlo Montanaro), il Viaggio a Reims di Rossini (con Dantone) e, per il Progetto Accademia, un Donizetti meno frequentato: Le convenienze e inconvenienze teatrali, con la regia di Antonio Albanese. Ricca anche la proposta di balletto tra cui spicca il Pink Floyd Ballet di Roland Petit con le musiche del mitico gruppo inglese. L'ANNO DELLE TOURNEEIl 2009 sarà per la Scala l’anno delle tournèe, con trasferte in 6 capitali del mondo e 16 per il balletto  fino  al 2012. E se il costo dei biglietti aumenta del 10% («abbiamo adeguato i prezzi all’inflazione, erano fermi dal 2004»),  la prossima  stagione prevede inziative speciali con biglietti a  prezzo agevolato e abbonamenti flessibili. Altre novità, il  ciclo Beethoven-Schönberg affidato a Barenboim che vedrà l’esecuzione dei 5 concerti per piano del genio di Bonn affiancati da capolavori del compositore viennese, e il Progetto Pollini, con il grande pianista in azione con alcune delle migliori orchestre del mondo.   Nel futuro del Teatro alla Scala due date: il 2013, anno  verdiano e wagneriano e il 2015, anno dell’Expo. Altre sfide per rilanciare Milano all’attenzione del mondo.