VISERBALANDIA

Post N° 4


Dobbiamo manifestare il nostro dissenso,e' fondamentale unirci,e remare tutti dalla stessa parte,loro devono ascoltare noi,non il contrario.Noi siamo i loro datori di lavoro,licenziamoli....
Il lavoro svolto e' pessimo,e noi,non possiamo piu' aspettare,una classe dirigente,quantomeno,inadeguata.
                             **************724 alberghi hanno gia' chiuso....e andiamo avanti?Lo so'!Il titolo dell'articolo fa' il verso ai megamanifesti con cui il nostro presidente del consiglio ha tappezzato l'Italia,per magnificare i risultati mirabolanti del proprio governo.Anche in questo caso,pero' ci troviamo di fronte ad un risultato mirabolante:non e' da tutti i giorni rilevare che nell'arco di 15 anni,in un'area costiera di poche decine di chilometri,ben 724 alberghi,sono usciti dal mercato.Nell'articolo precedente si e' tentato di descrivere come cio' sia avvenuto con il consenso generale,a fronte di unnumero quasi corrispondente di hotel,che hanno potuto trasformarsi da stagionali in annuali e di una congrua ''buonuscita'' immobiliare per chi ha passato la mano.Ora pero' il meccanismo,rischia di sfuggire al controllo di chi l'ha innescato!La favola dell'apprendista stregone che non riesce piu' a controllare la magia che ha evocato,puo' diventare realta'.Se le attuali tendenze del turismo,non dovessero subire perturbazioni,cioe' se nulla accadra',entro 5 anni,perderemo ancora 600.000 presenze,entro 10 anni,1.400.000 presenze,e questo,secondo le stime piu' ottimistiche.Molti,sono i fenomeni che possono modificare le tendenze,tre mi paiono quelli piu' rilevanti:Una politica di investimenti destinati alla vacanza balneare,paragonabile per impegno e costanza a quella posta in atto per il 'turismo fuori stagione'.Il sistema delle preferenze dei turisti italiani,che rappresentano ormai,la quota di domanda,preponderante per la nostra riviera.Infine la concorrenza,straniera e locale.L'uscita dall'industria alberghiera in particolare,potrebbe trasformarsi in fuga di massa anche perche',la bolla immobiliare e' ancora in ottima salute e se tale rimane,potrebbe esercitare tutto il suo fascino maligno su operatori abbandonati a se stessi e scoraggiati da un mercato,sempre piu' duro.Si e' sempre insistito,finora,che i 700 alberghi fin qui fuoriusciti,fossero marginali,incapaci di reggere la concorrenza e di generare profitti.Il processo descritto,ci pare molto pericoloso per almeno 3 ordini di motivi:1)Nessuno e' in grado di prevedere quanto piu' debole sara' ,il nostro prodotto leader,il turismo balneare,al termine del processo,ipotizzare che comunque continuera' ad essere in buona salute ci pare la tipica scommessa che' meglio non fare;2)Si rischia seriamente di minare quella particolare ecologia del sistema produttivo riminese,studiata da molti,che ha nell'impresa turistica stagionale,un fattore chiave di flessibilia' e di forza del sistema;3)Puo' scatenare ,infine un'ondata di panico sociale con gravissimi riflessi di sistema.E' naturale chiedersi a questo punto in quale misura la prospettiva descritta sia ineluttabile.                            Gilberto Zangheri (orizzonti 28-1-06)