VISERBALANDIA

Una vergogna senza fine


Una citta' turistica ha in primo luogo il dovere morale e materiale di essere accogliente e di mettere l'ospite a proprio agio, aggiungo,anche se non si e' extracomunitari.L'amministrazione negli ultimi tempi ha imposto agli operatori la variante alberghi e il piano spiaggia,ma cosa fa' il pubblico per l'industria turistica e la qualita' della vita di turisti e residenti?Niente,assolutamente niente,ci si riempie la bocca di progressismo, di tutela dei piu' deboli,ma se i deboli sono italiani non hanno nemmenoil diritto di poter girare  la citta'.Di recente un amico disabile di Empoli  e' venuto a trovarmi a Viserba e non ha potutoche scontrarsi contro un vero e proprio muro d'incivilta'. Mi chiede come mai lui che nelsuo Comune non ha problemi,che gira l'Europa in lungo e in largo,qui,in quella che ormai pomposamente chiamiamo la ''capitale del turismo'' questo non sia possibile.Marciapiedi dissestati,spesso senza nemmeno gli scivoli e auto parcheggiate in malo modo non consentono a persone gia'  abbastanza sfortunate di poter vivere la citta' cosi come invece e' loro diritto.Su tanti aspetti delle priorita' cittadine si puo' discutere o picchiare contro un muro di gomma come avviene sempre qui da noi, quello che invece non si puo' accettare e' doversi vergognare al posto di chi ,nonostante i ripetuti lamenti continua per la sua strada a raccontarci di una realta' perfetta e di quanto siano valide le loro politiche esclusivamente cementizie.Obbligare una persona diversamente abile in carrozzina a passare dalla spiaggia o in mezzoalla strada con tutti i rischi che ne conseguono, perche' i  marciapiedi non sono utilizzabili e' un grave danno a livello di immagine ma ancora di piu' e' una vergogna.Io almeno mi vergogno,evidentemente altri no.Ho provato a girare per Viserba in carrozzina,esperienza che invito a  fare anche ai nostri amministratori,la zona e' completamente impraticabile se si esclude la  zona del nuovopeep.E' un miracolo che ci sia ancora turismo in citta' governati come siamo da chi considera i clandestini una  risorsa e cittadini ed operatori riminesi alla stregua di evasori e sfruttatori cuinon spetta niente e non capisce che se non si mettono in moto alla svelta politiche serie e concrete per migliorare la qualita' della vita dei cittadini e la cartolina turistica qui il castello crolla.Non sipuo' prescindere dal decoro,dalle condizioni minime per vivere e lavorare in una citta' ''civile'',ma dire questo ad una classe politica rinchiusa in se' stessa e lontana anni luce dai bisogni deicittadini sara' inutile,come sempre.Gabriele BernardiConsigliere Pdl al quartiere 5