VISERBALANDIA

Il piano strutturale della casta


Il piano strutturale e' una promessa  fatta dal Sindaco alla citta' 11 anni fa', e lo promise perche'gia' al tempo i cittadini,anche i suoi elettori,chiedevano un cambio di marcia sulla politica urbanistica.Avrebbe avuto un senso pero' se, come promesso, fosse stato approvato subito,cioe' prima delle urbanizzazioni gia' previste dal P.r.g. vigente che hanno stravolto il territorio e prima delle 60 varianti che hanno di fatto negato ad alcune parti della citta' come la mia Viserba,la possibilita'di un futuro diverso.La nostra citta' aveva gia' i suoi problemi,questi ultimi due lustri di cementificazioni parassitarie,scelte sbagliate e visionari progetti congressuali hanno ferito gravemente il territorio e ingessato la citta' per i prossimi 20 anni anche visto i debiti contratti.In questi due lustri sono stati iscritti a bilancio ben piu' di un miliardo di euro,(2 mila miliardi di lire), abbiamo una bellissima Fiera in perdita in cui Bologna si insinua sempre piu',due bellissimi ed irragionevoli Palas (in omaggio al grandeur della nostra classe dirigente) in pochi chilometri, che si cannibalizzeranno da soli,ma non abbiamo i soldi per marciapiedi,asili,strade,parcheggi, nemmeno per il sale in caso di neve, ovvero non abbiamo i soldi per la citta', per la qualita' della vita e i bisogni piu' semplici e primari dei cittadini.Manca il decoro,il buon governo,Il Palazzo e' troppo lontano dalla gente,i punti di collegamento che aveva con la societa' reale sono stati emarginati ,la crescita della citta' va' avanti alla giornata,senza un progetto,senza un idea complessiva dei problemi e dei bisogni.C'e' la paura di una visione complessiva e condivisa della citta' perche' in questo modo la politica delle varianti non sarebbe piu' possibile.Per questo crediamo che questa maggioranza stanca e riversa su se'stessa, non sia nella condizione dopo quanto fatto fin qui di disegnare la citta' dei prossimi 20-30anni portando avanti a pochi mesi dalla fine del mandato un PSC senza arte ne' parte,inattuabile,noioso e senza prospettiva.Il PSC della citta' deve partire dallo stop al consumo di territorio,dallostop alla monetizzazione degli standard e dal divieto di utilizzare i proventi  degli oneri di urbanizzazionenella spesa corrente, la nostra citta' deve diventare esempio di eco-sostenibilita', un luogo a misurad'uomo,con l'ambiente e la qualita' della vita in primo piano,un luogo dove e' bello vivere.Se vogliamo continuare a fare turismo dobbiamo capire che la citta' deve essere accogliente e funzionale in primis per i propri cittadini,dobbiamo creare una  citta' modello,il resto verra'  di conseguenza,ma ci vuole qualcuno che ci creda e che abbia credibilita',meglio rimandare quindi!Gabriele BernardiConsigliere Forza Italia al Quartiere 5