Angolo nascosto

The woman in the mirror


Oramai sopporto poche cose. Mi infastidiscono le convenzioni sociali e provo un senso di repulsione a seguire certi rituali di quella che si definisce una condotta accettabile verso il pubblico. Forse perché percepisco anche lo sforzo altrui nel calarsi nella parte di chi si interessa a te o all'altro, quando in realtà è palese che non gli frega un accidente di te e di chiunque abbia di fronte. Però per non fare la figura dell'orso un minimo devi stare al gioco e cercare di sorridere in maniera convincente. Quando sono da sola posso finalmente spogliarmi di queste maschere sociali e lasciare tutto fuori, occludendo anche i canali sensoriali. Non sentire, non vedere e concentrarsi piuttosto sul paesaggio o ascoltare musica anche mentre faccio la spesa.  Purtroppo questo è il mio modo di sopravvivere in una realtà che non mi si addice, per lo più, e che percepisco come ostile e aliena. Credo comunque che ci siano parecchie persone nelle mie stesse condizioni, magari non lo ammettono o lo negano oppure, peggio ancora, ingannano se stesse auto convincendosi che va tutto bene. Di queste ultime ne conosco un bel po'.Il fatto è che quando ho provato ad abbassare la guardia, e succede sempre più raramente, puntualmente è arrivata la legnata. Per cui succede sempre meno che io decida di dare di nuovo fiducia a qualcuno. Chissà, magari dovrei cominciare col cambiare la persona che mi guarda dallo specchio.Ma temo che sia un po' tardi.